Coronavirus, scappano mentre sono in quarantena: “Eravamo in gabbia”

In Russia due donne messe in quarantena in ospedale per il coronavirus decidono di fuggire perché si sentivano prigioniere.

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Le due donne, che avevano viaggiato in una cinese focolaio del coronavirus, sono evase dai rispettivi ospedali a Samara e San Pietroburgo.

In fuga dalla quarantena

Non si finisce a parlare di Coronavirus, neanche in casi curiosi e che esulano dal senso civico. Due donne russe, che avevano viaggiato nella regione Hainan, in Cina, hanno deciso di scappare dai rispettivi ospedali. Le due donne hanno motivato il loro gesto affermando che negli ospedali (di Samara e di San Pietroburgo) avrebbero avuto più possibilità di contrarre il virus: le condizioni non erano buone e i medici poco collaborativi. Una delle fuggitive è evasa dalla finestra mentre l’altra donna ha scassinato la serratura elettronica della sua stanza. Si è saputo che erano fuggite grazie alle due instagram stories pubblicate da loro stesse.

Smascherate grazie ai social 

GuzelNeder è il nome social di una delle due donne. Lei stessa ha raccontato di essere arrivata nell’ospedale di Samara, città sul Volga, perché al rientro da un viaggio di famiglia in Cina, suo figlio aveva presentato dei sintomi simili a quelli che si manifestano con il Coronavirus. Madre e figlio erano, dunque, stati sottoposti ai test del caso e messi in quarantena in attesa dei risultati. Quei risultati ci stavano mettendo troppo ad arrivare; inoltre, a detta della donna, il personale medico faceva ostruzionismo e le condizioni in cui versava l’ospedale erano particolarmente poco sicure. Successivamente, i medici avevano detto al marito che la quarantena sarebbe stata necessaria anche se il test fosse stato positivo. Così, la donna ha deciso di evadere. Rintracciata a casa dalla polizia, è stata interrogata.

A San Pietroburgo, Alla Ilyna ha spiegato la sua situazione su Instagram: aveva mal di gola dopo essere tornata da Hainan. Perciò ha informato lei stessa l’ospedale dove è stata sottoposta al test per il coronavirus. Nonostante l’esito negativo, le era stato richiesto di restare in quarantena. Ad una rivista ha raccontato che la sua stanza era priva di ogni comfort. Per questo, ha deciso di fuggire.

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