Carola Rackete, la Cassazione dice no al ricorso della Procura: “Nessuno dovrebbe essere perseguito”

La Cassazione ha negato il ricorso richiesto dalla Procura per Carola Rackete, per il caso della Sea Watch3 entrata al porto di Lampedusa senza alcuna autorizzazione

Carola Rackete, la Cassazione dice no al ricorso della Procura: "Nessuno dovrebbe essere perseguito"
Carola Rackete

Carola Rackete di nuovo al centro delle notizie in prima pagina, considerato che la Cassazione ha optato per il respingimento del ricorso da parte della Procura di Agrigento.

Il no della Cassazione alla Procura di Agrigento

La procura di Agrigento ha ricevuto il no da parte della Cassazione, in merito al ricorso sulla liberazione dell’ex capitano della Sea Watch3. La stessa aveva forzato un posto di blocco entrando di forza nel porto di Lampedusa e speronando anche una motovedetta della Guardia di Finanza.

Per questo motivo era stata arrestata con accusa di violazione del decreto Sicurezza Bis e codice di navigazione, con favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La liberazione era avvenuta il 2 luglio e la Procura di Agrigento aveva presentato ricorso in merito a tale vicenda: il tutto è stato respinto dalla Cassazione.

Le parole di Carola Rackete

L’avvocato dell’ex capitano della Sea Watch 3 ha rilasciato alcune parole in merito all’AdnKronos evidenziando:

“non conosciamo ancora le motivazioni, ma ora sappaimo con certezza che avevamo ragione noi”

Continuando nel chiedersi se la Procura di Agrigento – visto il risultato finale – darà seguito o meno dopo la decisione della Cassazione:

“se andrà avanti su questa tesi, che riteniamo folle. arrestata solo per aver salvato vite umane”

La pensa allo stesso modo l’ex capitano della Sea Watch3 che in una intervista aveva evidenziato prontamente:

“nessuno dovrebbe essere perseguitato per aver aiutato delle persone in difficoltà”

Sottolinea inoltre che la corte stessa aveva confermato che la sua condanna sarebbe stata non corretta, avendo lei salvato delle vite umane.

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