“Era aggressiva, mi costringeva”, le parole del nipote di Rosa Santucci dopo il violento omicidio

Emergono nuovi dettagli sui giorni antecedenti all’omicidio di Rosa Santucci. Il nipote si sarebbe recato dai carabinieri per una strana denuncia

rosa santucci

Il folle gesto del nipote di Rosa Santucci e le parole del nipote.

Omicidio di Rosa Santucci

Una lite terminata in tragedia quella avvenuta tra Rosa Santucci e suo nipote. La donna, 88 anni, era stata trovata senza vita nell’appartamento che divideva con Alessio Berilli.

Il nipote di Rosa da 20 anni era in cura presso ilcentro di igiene mentale di Riccione per schizofrenia affettiva. La sera del 7 gennaio scorso, l’uomo si era presentato alla porta di una vicina di casa, raccontando che la nonna era caduta e non riusciva a rialzarsi.

Allertati immediatamente i sanitari del 118, Rosa Santucci era stata trovata riversa a terra, in una pozza di sangue. Il nipote avrebbe raccontato di averle chiesto dei soldi, ma alla richiesta, l’ennesima, la donna si sarebbe rifiutata di elargire la somma.

Così ne sarebbe nata una lite, durante la quale Berilli avrebbe perso il controllo, aggredendo la donna, che sarebbe caduta a terra, sbattendo con violenza la testa.

La denuncia ai carabinieri

Intanto, emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Rosa Santucci. Pare che 3 giorni prima del tragisco episodio, come riporta anche Il Resto del Carlino, Alessio Berilli si sia recato dai carabinieri per denunciare i genitori.

Nella denuncia, il 43enne avrebbe accusato il padre e la madre di costringerlo ad assumere medicinali contro la sua volontà, ma alla richiesta di fare il nome della madre, Berilli avrebbe fatto proprio il nome della nonna.

Segno di una forte instabilità dell’uomo, degenerata proprio con l’omicidio dell’anziana. Nel pomeriggio è prevista l’autopsia sul corpo della donna, per accertare le reali cause del decesso.

È plausibile anche la richiesta di una perizia psichiatrica su Alessio Berilli, per confermare o meno la sua capacità di intendere e volere.

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