Legge elettorale, “Germanicum”: depositato il ddl, quali le novità proposte

Quali sono le novità del ddl sulla nuova Legge elettorale basata sul modello tedesco? Ecco gli aggiornamenti sul “Germanicum”

Legge elettorale

Il modello “Germanicum” ispirato al sistema elettorale tedesco è stato depositato da Giuseppe Brescia. Ecco cosa si prevede nella proposta per la nuova Legge elettorale.

Legge elettorale “Germanicum” le novità previste

Giuseppe Brescia, il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera ha depositato la proposta della nuova legge elettorale che prevede il nuovo sistema “Germanicum” come riporta anche Tgcom24 .

Tale modello ispirato al sistema elettorale tedesco prevede in totale 391 seggi distribuiti con metodo proporzionale e sbarramento al 5%.

Se un partito non supererà il 5% nazionale ma otterrà il quoziente in tre circoscrizioni presenti in due differenti Regioni otterrà dei seggi.

Sarà previsto su imitazione del modello tedesco un meccanismo di diritto di tribuna anche se a differenza di come accade in Germania il numero dei parlamentari sarà fisso.

Di Maio ha commentato di fronte alla commissione Affari costituzionali della Camera che Italia Viva accetta come base di partenza su cui discutere una proposta di legge elettorale con sbarramento al 5% ma che:

“Non condividiamo la norma sul cosiddetto ‘diritto di tribuna’ perché potrebbe diventare lo strumento per aggirare il significato e l’utilità dello strumento della soglia”

Le differenze col precedente “Rosatellum” anche in vista del taglio dei parlamentari.

Rispetto al sistema attuale, il Rosatellum, ci sono alcune nette differenze introdotte dal nuovo ddl.

Vengono cancellati i collegi uninominali e si utilizzano 63 collegi proporzionali e 28 circoscrizioni.

In seguito al taglio dei parlamentari dunque che prevede una riduzione dei deputati della camera da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200 anche i numeri della nuova legge elettorale saranno diversi e ridotti.

Su 400 seggi previsti per la Camera 8 saranno riservati ai deputati eletti all’estero, 1 per l’eletto in Val d’Aosta ed  restanti 391 proporzionali tra i partiti appunto che supereranno il 5%.

Discorso molto simile per i senatori: su 200 seggi previsti 4 saranno dei candidati eletti all’estero, 1 per la Valle d’Aosta ed i 195 per i partiti che supereranno lo sbarramento.

Manca però la definizione di come verranno affrontate le preferenze ed i listini ma l’accordo di maggioranza prevede una discussione successiva in merito a tali tematiche.

Secondo Brescia infatti come riporta affaritaliani nella relazione in accompagnamento al testo di legge si precisa che:

“La proposta di legge intende avviare una discussione parlamentare sulla riforma della legge elettorale”

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