Iran, il presidente Rouhani minaccia: “Taglieremo le gambe agli americani”

Il capo dell’Iran lancia una minaccia agli Stati Uniti, dopo l’attacco missilistico contro le basi americane in Iraq

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Le intimidazioni di Rouhani dall’Iran all’America dopo la pioggia di missili sulle basi Usa.

Attacco alle basi Usa in Iraq

Attacco missilistico dell’Iran alle basi americane in Iraq. È quanto registrato nelle prime ore di questa mattina, quando un raid missilistico ha preso di mira la base in cui si trovano le truppe statunitensi.

Circa 35 missili hanno colpito una struttura che è andata completamente distrutta nella zona di Ain Al Asad.

L’operazione, denominata Soleimani martire, è avvenuta nello stesso orario in cui il generale iracheno rimase vittima dell’attacco americano: l’1.20.

Le minacce del presidente Hassan Rouhani

Dopo l’attacco di questa mattina, la situazione si è del tutto infuocata, soprattutto dopo le minacce del presidente iraniano, Hassan Rouhani.

“Taglieremo le gambe agli Stati Uniti”

è la pesante intimidazione di Rouhani. Come evidenzia anche La Repubblica, un inasprimento della crisi tra Iran e Stati Uniti è più che mai palpabile.

La risposta degli americani potrebbe cambiare le carte in tavola, perché da quello che sceglieranno di fare i militari statunitensi dipenderà la risposta iraniana.

Obiettivo principe dell’Iran resta qello di espellere le truppe americane dal territorio. Il Ministro degli Esteri iraniano ha fatto sapere che quella del suo Paese è solo una risposta all’aggressione ricevuta e che nessuno di lo vorrebbe arrivare ad un’escalation di violenze.

Non ci sono ancora conferme ufficiali sul numero delle vittime dell’attacco. Non si sa quanti siano i militari caduti sotto i missili del raid, né si conoscono le loro nazionalità. Di certo, però, la tensione è ai livelli massimi.

L’Unione Europea si dice assolutamente contraria ad una nuova guerra, che potrebbere compromettere gli equilibri raggiunti. Intanto, anche il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si è detto particolarmente preoccupato per quanto sta accadendo in Medio Oriente.

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