Lampedusa, 6.500 alberi per ripristinare il contesto naturale dell’isola

Molti sono i programmi di piantumazione, ma questo che vede coinvolta Lampedusa è forse uno dei più interessanti di questo fine 2019

Lampedusa, 6.500 alberi per ripristinare il contesto naturale dell'isola
Lampedusa

A Lampedusa si mira a ripristinare l’ambiente naturale, un progetto che sposta l’attenzione che c’è sull’isola, dai consueti temi all’ambiente. Ora questo progetto decide di piantare 6.500 alberi, uno per ogni abitante. Gli alberi piantati sono appartenenti a quelli che originari ed autoctoni di Lampedusa, come il Carrubo, il Pino e l’Oleandro che saranno quindi piantati nella zona di ponente, in una striscia lunga circa un chilometro e mezzo a partire dall’Albero del Sole fino al MuroVecchio.

Il progetto che coinvolge la popolazione

Il sindaco di Lampedusa Totò Martello dice che il progetto mira a ripristinare la vegetazione autoctona dell’isola, che cresceva selvaggia fino a qualche anno fa, considerata come parte integrante del contesto ambientale. Prosegue dicendo che

“I lampedusani e Lampedusa sono un tutt’uno”

per questo si è deciso di affidare ogni albero ad un isolano, dandoli in adozione con lo scopo di

“rendere ancora più forte questo legame”

Attualmente il progetto è in corso, sono stati già piantati i primi 100 alberi nella zona decisa. Si proseguirà fino a quando tutti gli alberi non saranno messi a dimora nella sua collocazione. Tutte le piante non sono state acquistate dal comune, bensì sono state donate dall’Azienda forestale dell’assessorato regionale all’Agricoltura.

Il Sindaco Martello è grato di questo dono e per questo ringrazia il dirigente generale Mario Candore e l’assessorato all’Agricoltura, soprattutto per l’impegno che è stato impiegato per dar vita all’iniziativa.

Un interessante modo per tutelare l’ambiente, dimenticandoci di altre questioni per cui l’isola è diventata tristemente nota. Lampedusa è sempre stata

“conosciuta in tutto il mondo per le sue spiagge e per il suo mare cristallino ma la nostra isola può offrire molto altro”.

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