Brexit: ecco il piano del Premier Boris Johnson in arrivo

Brexit: con il piano di Johnson cosa dobbiamo attenderci?

Uscita del Regno Unito dall’Europa con la Brexit: dopo il fallimento di Theresa May, adesso il Piano del Premier Boris Johnson ha incassato la fiducia con 358 voti favorevoli e 234 contrari.

In fin dei conti, Boris Johnson lo aveva promesso in occasione delle elezioni britanniche del 12 dicembre 2019: l’uscita definitiva del Regno Unito sarà completata nel più breve tempo possibile.

Approvato il piano del Premier Boris Johnson per la Brexit

Il piano elaborato dal premier Johnson ha subito qualche “ritocco” rispetto alla formulazione originaria: ai deputati è stata negata la possibilità di dire la loro sui negoziati, sono state rimosse tutte le disposizioni inerenti i diritti dei lavoratori e a tutti i tribunali britannici è stata attribuita la facoltà di riesaminare le sentenze della Corte di Giustizia Europea.

L’approvazione del nuovo piano Brexit è un vero e proprio regalo di Natale.

Intanto, il Premier Johnson ha annunciato:

“la Brexit sarà in vigore per il 31 gennaio e il Paese potrà guardare avanti”.

Dopo l’approvazione del Piano cosa accadrà?

Una volta trascorse le festività natalizie, bisognerà attendere dopo l’Epifania affinchè vi sia la ripresa del dibattito capitolo per capitolo della legge.

“Get Brexit Done’!”,

ha annunciato lo stesso Premier.

Piano Boris Johnson: cosa prevede?

Il premier Boris Johnson, in data 2 dicembre, ha annunciato un piano che prevede regole ferree sulla circolazione dei cittadini europei.

Sarà introdotto l’Electronic Travel Authorisation (ETA), un sistema di controllo alle frontiere, che ricalca il modello americano dell’Electronic System for Travel Authorization (ESTA).

In particolare, non sarà più possibile utilizzare le carte d’identità europee per entrare sul suolo britannico, ma sarà necessario munirsi di passaporto.

I cittadini comunitari, che intendono visitare il Regno Unito, dovranno richiedere previamente ed ottenere un’autorizzazione online almeno tre giorni prima del viaggio.

Tali regole permetteranno al Governo di effettuare un controllo serrato sul traffico ed impedire l’accesso a persone con precedenti penali.

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