Riforma MES: la maggioranza ha trovato un valido accordo

Fondo salva-Stati: risoluzione passata con 291 Sì e 222 No per la riforma Mes

Ieri la maggioranza ha approvato alla Camera una risoluzione per dare al premier Conte il mandato politico a completare la trattativa sulla riforma MES.

Nel corso dell’intervento alla Camera il Premier Conte ha sottolineato il fatto che il Belpaese non deve temere nulla dalla riforma Salva-Stati.

Infatti, la Riforma MES non apporta alcuna revisione al trattato esistente,

“ma lascia alla Commissione europea il ruolo di valutarne la sostenibilità e di assicurare la coerenza complessiva delle analisi macroeconomiche effettuate sui Paesi membri”.

Fondo MES: Risoluzione della maggioranza, soddisfatto Luigi Di Maio

L’accordo sulla risoluzione della maggioranza è stato ottenuto nella notte intorno alle 2.30 e Luigi Di Maio ha espresso la sua soddisfazione per la risoluzione di maggioranza, che prevede le modifiche richieste dal M5S.

Ogni decisione verrà presa ascoltando le Camere.

Finché non ci sarà un quadro chiaro della situazione nulla sarà approvato.

“L’Italia deve essere sicura al 200% e come ministro degli Esteri mi accerterò di questo prima di qualsiasi firma”,

sottolinea Luigi Di Maio.

Conte: serve coesione nell’UE

Il Governo, secondo il Premier Conte, ha aperto il suo intervento alla Camera spiegando che intende promuovere con il Consiglio europeo

“una maggiore coesione fra i leader europei”.

Per tutelare gli interessi degli Stati membri c’è necessità del multilateralismo.

Occorre un “metodo inclusivo” che porti non alla piena partecipazione e all’ascolto dei cittadini e non deve essere assolutamente elitario.

Inoltre, ribadisce lo stesso Conte che il Governo italiano si oppone ai “tagli” delle risorse economiche che andrebbero a minare pesantemente i comparti chiave: il Digitale, lo Spazio, la Difesa e la Sicurezza.

Risoluzione MES: “escludere interventi di carattere restrittivo”

L’obiettivo della risoluzione è quello di mantenere la logica di pacchetto (Unione bancaria, MES, BICC) e di impegnare il governo a escludere interventi di carattere restrittivo sulla detenzione di titoli sovrani da parte di banche.

Inoltre, si mira ad introdurre un titolo obbligazionario europeo sicuro e lo schema di assicurazione comune dei depositi (Edis).

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