La diarrea non ti dà pace? Ecco l’alimento che DEVI mangiare per fermarla

C’è un alimento che più di tutti riesce a fermare la terribile diarrea. In pochi minuti, senza medicinali, potrete ritornare in forma

corbezzolo
corbezzolo

Le parti del corbezzolo che hanno maggiori proprietà e quindi benefici per la salute umana sono le foglie che contengono tannini, resine e gengive. Ecco tutti i benefici che apporta alla salute

Corbezzolo: cosa contiene?

Il corbezzolo è fatto di sostanze come l’arbutina e l’arbutoside che, insieme alla monotropeina e al geniposide.

Esse fanno parte dei composti fenolici presenti nelle foglie della pianta.

Il frutto dell’albero contiene invece arbutina, una buona percentuale di zuccheri, pectine, luppolo, flavonoidi e vitamine.

Corbezzolo: benefici e proprietà curative

Le proprietà del corbezzolo si trovano principalmente nelle foglie; i frutti e le radici contengono proprietà curative, ma in quantità minori.

L’arbutus – questo il suo nome botanico – è apprezzato soprattutto per le sue proprietà antisettiche per il tratto urinario.

Curare la diarrea

L’arbutus ha anche proprietà astringenti e antidiarroiche, fornisce benefici al fegato e al sistema circolatorio svolgendo una funzione antinfiammatoria.

È anche un diuretico delicato.

Per contrastare la diarrea e i disturbi circolatori è utile prendere un decotto. Lo si può preparare con 20 grammi di foglie di corbezzolo.

Combinale con la stessa quantità di foglie di rovo per poi bollirle per 5 minuti in una pentola d’acqua.

Alla fine, lascia riposare la miscela per 10 minuti, dopodiché filtrare e bere due tazze al giorno.

Con l’infusione di corbezzolo – invece – puoi curare l’infiammazione della cistite e della vescica.

Curiosità sul corbezzolo

L’arbutina contenuta nelle foglie di fragola e una piccola parte nel frutto, ha la capacità di alleggerire gli scolorimenti della pelle.

A questo proposito, vengono create creme speciali per tale scopo.

Di solito, non lo si mangia appena raccolto.

Esso, infatti, viene utilizzato invece per la preparazione di una varietà di prodotti tra cui marmellate, liquori, vini, sciroppi, succhi di frutta, salse.

Dalla corteccia dell’arbutus vengono estratti i tannini che sono utilizzati per produrre coloranti o per abbronzare la pelle.

Il legno di corbezzolo si può usare per cucinare carne e pesce per le sue proprietà aromatiche.

I pastori sardi usano spesso la fragola di bosco, unita a quella di mirto e mastice, per affumicare il formaggio.

L’aceto di questa pianta viene preparato aggiungendo all’aceto normale un po’ di corbezzolo e bacche di alloro.

I liquori vengono preparati immergendo i frutti maturi nell’alcool.

Il miele estratto dall’arbutus in Sardegna può essere usato per la preparazione di dolci locali chiamati “seadas” e spesso accompagna i piatti del pecorino sardo.

L’origine della parola

L’etimologia della parola corbezzolo è incerta.

Alcuni studiosi risalgono alla parola germanica kirsch – Büschel che tradotto significa “grappolo di ciliegie“.

I preparati ottenuti dai fiori hanno la proprietà di favorire la sudorazione.

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