Omicidio Teresa e Trifone, emergono le false testimonianze: l’ex fidanzata di Giosuè patteggia

Luci ancora accese sul tremendo omicidio di Teresa e Trifone con la rivelazione delle false testimonianze e un patteggiamento che fa discutere tutti

Omicidio Teresa e Trifone
Omicidio Teresa e Trifone

L’omicidio di Teresa e Trifone è uno dei casi di cronaca nera che ha segnato gli italiani, per la modalità e per il movente non ancora del tutto chiaro. Ma quali sono le false testimonianze emerse?

L’omicidio di Teresa e Trifone

Trifone Rangone e Teresa Costanza erano due fidanzati brutalmente uccisi la sera del 17 marzo 2015, con un colpo di pistola mentre erano dentro la loro auto, fuori dal Palazzetto dello Sport di Pordenone.

Belli e giovani, attorniati ancora oggi da un alone di mistero in merito alla loro morte anche se secondo gli inquirenti – dopo indagini a tappeto e intercettazioni, la motivazione si aggirerebbe intorno ad un omicidio per gelosia.

Giosuè Ruotolo è il ragazzo accusato per l’omicidio dei due fidanzati, con ergastolo confermato dalla Corte d’assise di Appello di Trieste.

Le false testimonianze e il patteggiamento dell’ex di Giosuè

In questa vicenda spicca anche il nome di Maria Rosaria Patrone, 28 anni ed ex fidanzata di Ruotolo.

La stessa ha patteggiato 10 mesi di reclusione, con sospensione condizionale per aver fornito una falsa testimonianza al Pm in sede di indagini e interrogatorio – nonché favoreggiamento nei confronti del condannato.

I media locali divulgano questa notizia, evidenziando di come la Patrone avesse chiesto alle amiche di non parlare in merito ad un profilo falso di Facebook, creato appositamente per far litigare le due vittime.

Non solo, perché ci sarebbero anche alcuni messaggi cancellati inviati da Ruotolo e falsa testimonianza in merito al rapporto tra accusato e vittima.

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