Migranti, la decisione della Cassazione: “Asilo negato ma solo in assenza di pericolo”

La questione asilo per i migranti sta diventando un focus molto importante. Ma cosa ha deciso la Cassazione?

Migranti
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La questione migranti è sempre al centro di ogni discussione, soprattutto in questo periodo dove in Libia sono pronti a fuggire. Ma la Cassazione ha definito alcuni dettagli importanti.

La decisione della Cassazione sull’asilo

La negazione dell’asilo per chi scappa dal proprio paese di provenienza viene attuata solamente, nel momento in cui, si può attestare che non si corre alcun pericolo.

Questo significa che per respingere le varie richieste, come si evince anche da Il Secolo XIX, non saranno valutate solamente basi generiche ma prove concrete.

La Cassazione chiede questo ai magistrati, al fine di specificare bene le fonti di informazioni prima di negare o accettare la richiesta di chi richiede asilo nel nostro Paese. 

Il ricorso del Pakistano alla Suprema Corte

Un caso molto particolare è quello di un uomo pakistano che nel 2017 si è visto negare l’asilo, come deciso dalla Commissione prefettizia di Lecce e successivamente dal Tribunale della stessa città.

Successivamente si è fatto ricorso alla Suprema Corte che ha sovvertito quanto deciso e dato all’uomo la conferma per rimanere in Italia:

“le informazioni sono generiche come le prove disponibili”

L’avvocato difensore Nicola Lennoce ha rilasciato una intervista all’Adnkronos evidenziando che alcune prove non vengono prese in considerazione, proprio a causa delle informazioni troppo generiche e non specifiche su un caso.

Si è compiuto quindi un passo in avanti, visto che si tratta di Paesi con situazioni molto complesse ed è necessario effettuare tutti gli approfondimenti caso per caso – come attesta proprio l’avvocato difensore dell’uomo.

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