Whirlpool, “A Napoli si chiude il 1 Novembre”: operai in rivolta bloccano autostrada

Il prossimo primo Novembre chiude lo stabilimento Whirlpool a Napoli. Conte: “Assicuro la massima attenzione del Governo”

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Gli operai Whirlpool di Napoli hanno bloccato l’autostrada in direzione Pompei, dopo aver saputo della chiusura della sede partenopea.

Whirlpool e l’odissea napoletana

Lo stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli il primo novembre chiuderà i battenti. Dopo dieci giorni di sciopero ed un rimpallo di speranze e promesse, arriva la comunicazione ufficiale: la Whirpool di Napoli dal primo novembre non esisterà più. La società americana non si sposta di un passo dalla sua posizione, nonostante l’incontro tenutosi a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

Un colloquio “non positivo”, come lo ha definito lo stesso Patuanelli. Vani i tentativi ed il supporto offerto dal Governo per cercare di tenere in piedi l’azienda nella sua sede napoletana.

A quanto comunicato dai vertici Whirlpool, non è più possibile tenere in piedi lo stabilimento di Napoli per via di una crisi strutturale. L’azienda opererebbe, infatti, al di sotto del 30% della sua capacità produttiva, per via del drastico declino della domanda di lavatrici di alta gamma.

Operai bloccano autostrada

Appresa la notizia ufficiale della chiusura, circa 300 operai dello stabilimento partenopeo hanno raggiunto in corteo l’ingresso dell’autostrada, in direzione Pompei, per poi bloccarne l’accesso. Vani i tentativi della polizia di sbarrare la strada con le camionette. Gli operai hanno bloccato la circolazione per un paio d’ore, dopodiché si sono riuniti in assemblea.

“Assicuro ai lavoratori la massima attenzione a seguire questa vertenza”

ha fatto sapere il premier Giuseppe Conte, durante il suo intervento per la presentazione al Cnr della Relazione sulla ricerca e l’Innovazione in Italia. Momenti di tensione si sono registrati all’arrivo della Polizia.

Intanto i vertici di Cigl, Cisl e Uil hanno convocato per il prossimo 21 ottobre gli esecutivi unitari di Napoli per mettere in atto una mobilitazione di massa di tutte le categorie produttive.

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