Whatsapp cambia la privacy: migrazione di utenti su altri canali

Whatsapp ha annunciato che, a partire dal prossimo 8 febbraio, modificherà la sua privacy. Per questo motivo, molti utenti stanno migrando su altri canali tra cui Telegram.

Whatsapp privacy

Dopo la notizia della modifica alla privacy di Whatsapp, Telegram ha registrato un +24% di utenti.

Aumento di utenti su Telegram

A partire dall’8 febbraio prossimo, Whatsapp modificherà la privacy. Una modifica che, però, non interesserà ne l’Italia ne l’Europa.  In questi paesi, vige infatti, già il Gdpr, sin dal 2018.

Poco dopo l’annuncio, molti utenti hanno deciso di esplorare nuovi canali, se non migrare completamente. Tanto che Telegram, l’altro sistema di messaggistica, ha registrato un aumento di 25 milioni di utenti nuovi di zecca, in poco più di 72 ore.

A dichiararlo è stato Pavel Durov, il suo fondatore russo. Secondo lui, il motivo delle nuove iscrizioni è dovuto, soprattutto, al fatto che le persone non vogliono servizi gratis in cambio della loro privacy corrotta.

Per questo motivo, Telegram è diventato una sorta di rifugio sicuro per chi vuole scambiare messaggi al sicuro. Una cosa che, a detta del creatore, Telegram prende molto sul serio.

Aumento di utenti su altri canali

Anche Signal, altra applicazione di messaggistica istantanea, ha registrato nelle ultime ore, una crescita di utenti. Signal è stata raccomandata anche da Elon Musk, l’uomo più facoltoso del pianeta nonché patron di Tesla e Space X.

Ernesto Belisario, avvocato specializzato in diritto delle tecnologie, ha spiegato ad Ansa che, anche se gli utenti dovranno obbligatoriamente accettare le nuove regole, non ci saranno ulteriori nuovi dati condivisi dalla app. Egli ha sottolineato anche che:

“alcuni dati già venivano condivisi tra WhatsApp e Facebook, come ad esempio la mail con cui gli utenti si registrano al servizio o le informazioni sul dispositivo da cui viene usata l’app”.

L’applicazione di messaggistica più popolare del mondo non ha fatto altro che chiedere ai suoi utenti di accettare nuovi termini di servizio non nuovi consensi alla privacy di ognuno.

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