Trentino, un carabiniere è stato aggredito da un orso

Il carabiniere nella colluttazione con l’orso avrebbe riportato diverse ferite. In seguito alle disposizioni del governatore l’animale sarebbe già stato preso.

carabiniere orso
L’orso dopo l’aggressione effettuata sarebbe stato subito catturato.

Ieri, sabato 22 agosto, ad Andalo, in Trentino, durante un’escursione un carabiniere è stato attaccato da un giovane orso.

L’orso ha assalito all’improvviso il carabiniere

La vicenda sarebbe accaduta intorno alle 22:30 di sera, quando l’animale, di un peso di quasi 121 kg e di due anni e mezzo d’età, ha aggredito il militare.
L’animale però non sarebbe M49, ossia l’orso “mago delle evasioni“, già fuggito diverse volte dal recinto di Casteller.

L’uomo, infine, è stato sbalzato a terra riportando diverse ferite. Non ha perso tempo il governatore del Trento, Maurizio Fugatti, il quale ha già disposto la cattura dell’orso.

La cattura solo a tarda notte

La cattura, successivamente, è avvenuta nel corso della medesima notte mentre l’orso era intento a rovistare nei cassonetti in cerca di cibo.

I carabinieri, come predetto, avrebbero accertato che non si tratta di M49, il quale si sarebbe persino liberato del suo radiocollare, ma di M57.

Al momento della terribile aggressione il carabiniere stava effettuando una tranquilla escursione con un proprio conoscente in attesa di prendere servizio come di regola.

Secondo le ricostruzioni fornite dai due, l’animale si sarebbe gettato senza alcun preavviso e motivazione sulla coppia. Riguardo al luogo, l’incidente è avvenuto presso il noto lago-biotopo, il quale d’inverno è usato persino come pista di fondo, e di conseguenza ricca di turisti.

La cattura è avvenuta, quindi, alle 4 di mattina quando l’orso è stato narcotizzato mentre era alla ricerca di cibo. Già nei mesi scorsi la natura confidente dell’orso aveva destato notevole preoccupazione nelle autorità.

Quest’ultimo, infatti, avrebbe in un’occasione persino seguito degli escursionisti nell’altopiano della Paganella, senza contare le numerose incursioni effettuate nei centri abitati della zona.

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