Tommy Onofri, permesso premio dopo la condanna. La madre: “È stata una doccia fredda”

Tommy Onofri è il piccolo rapito e ucciso nel 2006: oggi scatta il permesso premio dopo la condanna ad uno dei suoi rapitori e la mamma rivive lo stesso incubo

Rapimento Tommy Onofri
Rapimento Tommy Onofri

Permesso premio dopo la condanna per il rapimento e l’omicidio del piccolo Tommy Onofri: lo sdegno della madre.

Il rapimento e la morte di Tommaso

Impossibile dimenticare il 2 marzo 2006, quando il piccolo Tommaso viene strappato dalle braccia dei suoi genitori a soli 2 anni e fatto scomparire nel nulla. Un mese più tardi Mario Alessi – muratore che ha lavorato a casa degli Onofri – testimonia di aver rapito e ucciso il piccolo Tommaso con delle badilate sulla testa.

Il muratore indica agli inquirenti dove è stato nascosto il corpo e viene arrestato insieme ai suoi complici Salvatore Raimondi e la compagna di Alessi – Antonella Conserva.

Antonella Conserva è colei che avrebbe dovuto fare da carceriere al piccolo, se non fosse stato ucciso subito da Alessi.

Il permesso premio dopo la condanna

Dopo una condanna di 24 anni per concorso in omicidio, Antonella Conserva esce dal carcere in permesso premio. Lo riferisce l’inviato di News Mediaset  – Enrico Fedocci – evidenziando che in questo momento la donna si trova fuori dalle mura del carcere.

La mamma del piccolo ha rilasciato le sue parole di sgomento a News Mediaset ai microfoni dell’inviato Fedocci:

“sono sincera è stata una doccia fredda per me. sapevo che saremmo arrivati a questo momento però non pensavo che la vita di mio figlio valesse così poco”

Evidenziando di come la sua vita sia cambiata, rimanendo in due con un grande dolore:

“fortunatamente adesso ho un ragazzo di 22 anni che è cresciuto e penso bene”

 

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