La storia del pinguino che dovrà compiere un viaggio epico per tornare a casa

Un piccolo pinguino specie Fiordland si è salvato dopo un lungo viaggio di 2500 km che dovrà compiere a ritroso per tornare a casa.

pinguino
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Il pinguino del gruppo di Fiordland, col nome scientifico Eudyptes pachyrhynchus è una specie dotati di una piccola cresta che solitamente vivono in Nuova Zelanda. L’esemplare protagonista della nostra storia ha compiuto un lunghissimo viaggio alla ricerca di cibo, fino a raggiungere l’Australia. Qui è stato catturato e infine curato.

Le abitudini dei pinguini Fiordland

I pinguini Fiordland sono abituati ad allontanarsi anche di molti kilometri dalle coste in cui abitano normalmente. Il protagonista della storia però si è spinto oltre, spostandosi di circa 2500 km esagerando decisamente nella sua ricerca di cibo. È passato dalla Nuova Zelanda per arrivare fino alle coste dell’Australia. Si tratta di una razza che deve essere preservata, in quanto è in via d’estinzione, con soli 5000 individui liberi in natura. I pinguini Fiordland passano moltissimo tempo in acqua, al punto che sulla loro coda, possiamo trovare dei cirripedi, crostacei peduncolati, animali che ritroviamo solitamente su oggetti galleggianti.

L’avventura del piccolo pinguino

Arrivato in Australia il pinguino è stato recuperato e curato. Secondo Michael Lynch, capo veterinario del Melbourne Zoo, il protagonista della storia è stato trovato sottopeso, spossato dal lungo viaggio fatto e assolutamente, non sarebbe potuto tornare indietro, ripercorrendo a ritroso i 2500 km per tornare a casa.

Il piccolo pinguino è stato rimesso in sesto dal team dello zoo in alcuni giorni, dove è stato nutrito e reidratato. Questo trattamento è durato circa un mese ed è la sola chiave per dargli maggio probabilità di riuscire a tornare indietro a casa. L’animale è stato micro chippato, rilasciato in natura e seguito a distanza nel suo viaggio. Sicuramente questo non renderà il viaggio di ritorno più semplice, ma ora il pinguino di Fiordland è al pieno delle forze grazie alle cure ricevute da tutto il team dello zoo di Melbourne, aumentando sensibilmente le probabilità di sopravvivenza in mare aperto.

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