Stefano Patuanelli: “Nessun esubero nell’Ilva, 6 mesi per salvare Alitalia”

Il Ministro Stefano Patuanelli si pronuncia sulle sorti dell’ex Ilva di Taranto e sulla compagnia di bandiera, Alitalia

stefano patuanellli

Nell’Ilva non ci saranno esuberi e Alitalia ha 6 mesi per salvarsi: ecco quanto detto da Stefano Patuanelli.

La quota dello Stato nell’ex Ilva

È il Ministro Stefano Patuanelli, in un’intervista al Messaggero, ad assicurare che lo Stato entrerà in ArcelorMittal, ma le cifre della quota non sono ancora state definite.

Certo è che il colosso franco-indiano conserverà la maggioranza assoluta. Gli esuberi, finiti al centro della questione, non ci saranno, almeno non a fine piano.

Entro il 2023 ci sarà l’acquisto e con un aumento della produzione di 2 miliardi di tonnellate, l’occupazione sarà salvagardata. Un obiettivo che però vedrà la luce soltanto a fine piano.

Nei prossimi 4 anni gli esuberi saranno sostenuti dagli ammortizzatori sociali e si cercheranno altre fonti di lavoro, come Philip Morris.Iqos che è in attesa di 370 assunzioni.

Entro il prossimo mese, ricorda Stefano Patuanelli, ci sarà la chiusura del contratto. Sul nodo dello scudo, il Ministro assicura che non è mai stato sul tavolo delle discussioni, anzi è stato utilizzato da ArcelorMittal come pretesto.

Sull’Altoforno2, Patuanelli confida in una soluzione postiva da parte del Tribunale. Il suo spegnimento vorrebbe dire una mancata produzione, ma il Tribunale del riesame potrebbe ancora pronunciarsi positivamente.

Sei mesi per salvare Alitalia

Altro nodo ancora tutto da risolvere è quello di Alitalia. La compagnia di bandiera perde due milioni al giorno. Dopo il no di Atlantia ufficializzato agli inizi di dicembre, l’idea del consorzio è definitivamente sfumata.

All’avvocato Leogrande, diventato commissario unico, il compito di risollevare le sorti dell’azienda: così com’è ora, la compagnia di bandiera non attrae soci. Restare da soli è insostenibile per Alitalia, ma un margine di ripresa è ancora possibile.

L’obiettivo è quello di chiudere entro metà 2020, quando scadrà il mandato al commissario: sarà quella l’ultima spiaggia per la compagnia di bandiera.

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