Sonia Di Maggio, uccisa a coltellate dall’ex fidanzato: arrestato l’omicida. “Tragedia annunciata”

Il drammatico omicidio è avvenuto nella serata di lunedì nella frazione Minervino di Lecce.

omicidio Sonia Di Maggio

La vittima era in strada con il nuovo compagno, quando è stata aggredita alle spalle dall’ex, Salvatore Carfora. Per la 29enne non c’è stato nulla da fare.

L’omicidio di Sonia Di Maggio

È stato fermato questa mattina Salvatore Carfora, ex fidanzato di Sonia Di Maggio, la ragazza accoltellata e uccisa a Minervino di Lecce, mentre era in strada.

Intorno alle 19 di lunedì sera, il killer, che in passato aveva avuto una relazione con la vittima, ha sorpreso alle spalle la sua ex mentre si recava a fare compere con l’attuale compagno.

Coltello in pugno, ha colpito più volte la coppia. Ad avere la peggio è stata proprio la ragazza, 29 anni, originaria di Rimini, che nel tentativo di proteggere il suo compagno, è stata uccisa.

Quando i soccorsi sono giunti sul posto, per Sonia Di Maggio non c’è stato nulla da fare.

La ragazza è morta per le gravi ferite riportate nell’aggressione da parte di Carfora.

Una tragedia annunciata

Quella di Sonia Di Maggio però, almeno stando al racconto di chi la conosceva, sembra essere l’ennesima tragedia annunciata, in cui a rimetterci la vita è una donna, vittima delle violenze dell’ex compagno.

Dopo la fine della relazione tra Sonia e Salvatore, il 39enne aveva continuato a seguirla, importunarla e minacciarla.

“Aveva avuto delle minacce, aveva minacciato mio figlio, annunciando che avrebbe fatto una strage e che li avrebbe ammazzati entrambi”

ha raccontato la madre dell’attuale fidanzato di Sonia.

Come riferisce anche Fanpage, questa mattina il killer è stato arrestato e condotto in commissariato. È accusato di omicidio volontario.

Carfora, che attualmente è senza fissa dimora, aveva lasciato l’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, nel casertano, lo scorso 19 giugno.

Il 39enne, originario di Torre Annunziata (Napoli) è stato fermato nel centro di Otranto, dove si era rifugiato durante la sua fuga.

 

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