Soluzione fisiologica al posto del vaccino anti-covid: è successo in Trentino

In Trentino, qualche giorno fa, i sanitari hanno ricevuto della soluzione fisiologica al posto delle dosi di vaccino anti-covid.

12 persone hanno ricevuto una somministrazione di soluzione fisiologica al posto del tanto atteso vaccino.

L’errore in un’unica seduta vaccinale

Soluzione fisiologica al posto delle dosi di vaccino anti-covid della Pfizer. E’ successo in Trentino dove, nei gironi scorsi, 12 tra infermieri e medici hanno dovuto fronteggiare il problema durante una seduta vaccinale.

Intanto, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari ci ha tenuto a precisare che la situazione si è risolta con gli adeguati provvedimenti. Alla seduta vaccinale hanno partecipato 47 persone. Tra queste, si presume che siano state 12 quelle ad aver ricevuto l’iniezione errata. I dodici sono tutti operatori sanitari.

Un errore stimato dalla Azienda provinciale, come inferiore ad uno per mille poiché, le vaccinazioni somministrate ad oggi sono oltre 12000.

Probabilmente si è trattato di un semplice scambio di flaconi. La diluizione in soluzione fisiologica avviene già normalmente, come da indicazioni Pfizer.

I controlli

Per poter capire a quali fossero stati i pazienti ad aver ricevuto la dose errata si sta seguendo un protocollo.

Il controllo anticorpale avviene attraverso test sierologico al 20 esimo giorno prima della dell’iniezione della seconda dose. Ovviamente, se viene iniettata della soluzione fisiologica, notoriamente composta semplicemente di acqua distillata e sale, non ci sono pericoli per la salute.

Antonio Ferro, direttore del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria di Trento, come riportato su Ansa, ha spiegato:

“Quando un flaconcino viene utilizzato viene messo da parte. Stavolta no. Si ipotizza che sia stato riempito con altra soluzione fisiologica e poi da lì sono state aspirate le sei dosi che sono poi state somministrate. Quindi probabilmente c’erano anche tracce di vaccino all’interno”.

Ci si è potuti accorgere dell’errore poiché l’infermiere addetto ha verificato che erano rimasti un paio di flaconcini. Questi ultimi sono contati.

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