Fobia, dopo la morte di Simon Gautier si diffonde la paura di non essere salvati

Una grande fobia si è diffusa dopo la tragica morte di Simon Gautier e chi fa trekking ora ha paura. Ma di cosa?

Fobia
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Simon Gautier, muore all’età di 27 anni inseguito a un’incidente mentre faceva trekking da solo nel Cilento. Dopo la morte del giovane si diffonde l’ondata di fobia per gli amanti dello sport e della vita all’aria aperta.

Il trekking e la paura

Quando arriva la bella stagione, le giornate si allungano e ci invogliano a trascorrere del tempo all’aperto.

Uno degli maggiori sport praticati all’aria aperta e il trekking, adorato dagli amanti della natura basato su spostamenti a piedi o a cavallo su sentieri agresti o montani.

Da sempre le escursioni turistiche rappresentano l’elisir di lunga vita, appassionanti e divertenti per un pubblico di grandi e piccini oltre ad aiutare a ritrovare la forma fisica e a potenziare il tono muscolare.

Se è vero che il nostro corpo beneficia dello sport indipendentemente dal contesto in cui scegliamo di allenarci, è importante non sottovalutare i giovamenti che anche la nostra psiche trae dall’esercizio praticato in uno spazio aperto.

Simon Gautier era un amante dello sport e amava allenarsi all’aperto, un irriducibile della corsa e del trekking che non rinunciava alle sue passione nemmeno nei mesi più freddi.

La tragica morte del giovane diffonde la paura tra i giovani escursionisti e gli amanti dello sport all’aperto.

Prende piede l’ondata di fobia dopo la morte di Simon Gautier

Dopo la morte del giovane escursionista si estende a macchia d’olio la fobia.

Tale fenomeno viene alimentato soprattutto dalla sovraesposizione ai mass media di immagini e notizie della disgrazia.

La paura specifica rappresenta una paura marcata nei confronti di un elemento specifico o di una determinata situazione.

Può divenire sproporzionata e cronica fino ad essere sempre presente e spesso irrazionale rispetto alle paure comuni.

Si tratta di un processo che si instaura nella persona facendole provare stati di ansia e terrore nei confronti dello stimolo fobico, tanto da farle mettere in atto un comportamento di evitamento della situazione nelle quali è probabile trovarsi faccia a faccia con lo stimolo fobico.

Inoltre, c’è da ricordare che mentre i sintomi di questa paura sono ben definiti, lo stimolo fobico varia molto da persona a persona.

Quindi, possiamo concludere dicendo che è una paura marcata nei confronti di un elemento specifico, sempre presente e irrazionale rispetto alle paure comuni.

E’ indispensabile non farsi prendere dal panico e dalla paura ingiustificata, di fatto, incidenti come questo hanno un fortissimo impatto sull’opinione pubblica.

Ciò non toglie che sono e rimangono eventi molto rari rispetto agli incidenti automobilistici che sono di gran lunga più frequenti rispetto a quelli di treni o aerei e hanno un impatto mediatico minore.

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