Scuola, è ufficiale: dal 7 gennaio cambia TUTTO

Alcune regioni rischiano di finire in zona arancione o rossa. La presenza in classe sarà assicurata fino al 15 gennaio, dopodiché si valuterà come procedere.

ritorno a scuola 7 gennaio

Resterà il coprifuoco alle 22. Chiusi ancora cinema, teatri, piste da sci e palestre.

Riapertura delle scuole il 7 gennaio

“Le prefetture hanno adottato i documenti operativi all’esito dei lavori dei tavoli di coordinamento scuola-trasporti istituiti in tutte le province in vista della ripresa, dal 7 gennaio, dell’attività
didattica in presenza”.

Ad annunciarlo è il Viminale, che in una nota spiega che i prefetti, che hanno dato l’ok per la riapertura, hanno anche valutato l’ordinanza del 24 dicembre, a firma del ministro Speranza.

Come riferisce anche l’Ansa, quindi, dal 7 al 15 gennaio 2021, sarà garantita la didattica in presenza per il 50% degli studenti.

Dopodiché si valuterà come procedere per le settimane successive.

Per l’altra metà degli studenti che resteranno a casa sarà quindi garantita la didattica a distanza.

Nel DPCM del 3 dicembre scorso era stato assegnato ai Prefetti la funzione di coordinamento per la ripresa della scuola secondaria di secondo grado, licei ed istituti tecnici, valutando anche la qualità del sistema di viabilità.

Il documento operativo per il trasporto pubblico

Nella circolare diramata dai prefetti si raccomanda di differenziare l’ingresso di studenti e studentesse in due fasce orarie, ad almeno un paio d’ore di distanza l’una dall’altra.

Il tutto per evitare affollamenti sui mezzi di trasporto pubblico e anche gli assembramenti alle fermate di metro e autobus.

L’ingresso a scuola degli studenti e delle studentesse per limitare l’affollamento sui mezzi pubblici di trasporto e gli assembramenti in prossimità delle fermate degli autobus.

“Le regioni potranno concordare indicazioni con i Prefetti per assicurare il necessario raccordo con le istituzioni scolastiche, le autorità sanitarie, le Autorità militari e le componenti del sistema di protezione civile nazionale”

si legge nel documento.

Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, si è detta molto soddisfatta per il risultato raggiunto, ringraziando i prefetti che hanno lavorato a ché si attuasse un ritorno in classe in piena sicurezza.

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