Scorie nucleari, anche la Sardegna inserita fra le aree idonee per i depositi

Grosse proteste da parte dei sindaci della Sardegna al piano che prevede ben 14 località sarde usate come deposito di scorie nucleari.

scorie nucleari
Il PD della Sardegna si sarebbe opposto con forza.

Sarebbe stata inserita anche la Sardegna fra le aree idonee alla costruzione del deposito nazionale di scorie nucleari. Infatti, oltre all’isola, le altre sei regioni individuate sarebbero: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata e Sicilia.

Sarebbero 7 le regioni che ospiteranno i depositi delle scorie radioattive

Proprio in queste ore i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo, inoltre, avrebbero dato l’ok finale alla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee al deposito delle scorie.

Quest’ultima è stata pubblicata dalla Sogin, società statale responsabile dello smaltimento degli impianti nucleari e della messa in sicurezza proprio dei rifiuti radioattivi. Il deposito permetterà la conservazione in via definitiva di tutti quei rifiuti tossici di bassa e media entità.

In Sardegna saranno coinvolte ben 14 zone

Tornando a parlare della Sardegna, le zone intaccate dai depositi radioattivi saranno 14. Nello specifico ce ne saranno 4 nell’Oristanese ed una decina distribuiti nel sud della Regione. Parlando dei comuni, saranno molteplici quelli coinvolti nella mappatura: Siapiccia, Albagiara, Assolo, Usellus, Mogorella, Villa Sant’Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Tuili, Ussaramanna, Gergei, Las Plassas, Villamar, Mandas, Siurgus Donigala, Segariu, Guasila e Ortacesus.

L’investimento complessivo per la costruzione dei depositi sarà di circa 900 milioni di euro. Questo, inoltre, andrà a generare oltre 4mila posti di lavoro nel cantiere per circa 4 anni. Per quanto riguarda la struttura, appena essa andrà in funzione tra addetti esterni ed interni accoglierà fra i 700 ed i mille impiegati.

“Ribadiamo con forza la contrarietà ad accogliere il deposito di scorie nucleari sul nostro territorio regionale. Ancora una volta cogliamo l’occasione per ribadire, come già detto in più occasioni e in tutte le sedi politiche ed amministrative il principio della Sardegna come regione denuclearizzata”

Queste però le proteste del Partito Democratico Regionale che con una lettera di Emanuele Cani e Gianfranco Ganau ha ribadito la propria posizione.

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