Sgozzata e buttata tra i liquami: sconto di pena a Pasini per l’omicidio di Manuela Bailo

Il terribile omicidio di Manuela Bailo torna sulle pagine di cronaca per lo sconto di pena a Fabrizio Pasini. La motivazione ha lasciato i familiari senza parole.

Sgozzata e buttata tra i liquami: sconto di pena a Pasini per l'omicidio di Manuela Bailo

L’omicidio di Manuela Bailo ha portato in carcere il suo amante Fabrizio Pisani: la motivazione dello sconto di pena ha alimentato la polemica.

Come è morta Manuela?

La povera Manuela è stata dapprima sgozzata e poi buttata tra i liquami dal suo amante Fabrizio Pasini – ex sindacalista Uil di Brescai – di 35 anni. Poco dopo aver occultato il corpo della vittima è partito con la moglie e i figli per una vacanza in Sardegna.

La lite è partita proprio per quel viaggio per la quale Manuela non sapeva assolutamente nulla e voleva che, finalmente, la loro storia diventasse ufficiale. La relazione nascosta tra colleghi di lavoro era diventata pesante per Pasini, proprio perché lei voleva che tutto fosse sotto la luce del sole e che Fabrizio lasciasse moglie e figli.

La sentenza di primo grado ha deciso per una pena di soli 16 anni di reclusione alimentando la polemica dei familiari e non solo. Ma quali sono le motivazioni di tale sentenza?

Lo sconto di pena per Fabrizio Pisani

La donna è stata sgozzata poi il suo corpo è stato gettato in una cisterna colma di liquami ad Azzanello. Pisani aveva richiesto – ottenendolo – il rito abbreviato ma non gli è stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione, come si legge anche su UrbanPost.

Il 28 febbraio 2020 la sentenza ha condannato l’uomo con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere anche se lui si è sempre professato innocente. Il Gup ha spiegato:

“non aveva programmato il delitto”

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