Scomparsa di Khrystyna, la svolta: si indaga per omicidio volontario

A distanza di due mesi dalla scomparsa della 29enne da Orentano ancora nessuna certezza, la mamma Imma chiede verità.

Scomparsa di Khrystyna Novak

Khrystyna è scomparsa il giorno dell’arresto del compagno ed ora arriva una novità nelle indagini: ecco cosa ha deciso la Procura e tutti gli aggiornamenti sul giallo di Orentano.

La misteriosa sparizione di Khrystyna

La scomparsa della 29enne Khrystyna Novak da Orentano risale al 2 novembre scorso.

Secondo quanto ricostruito fino ad ora dagli inquirenti che stanno indagando a tutto tondo, la giovane è scomparsa proprio il giorno in cui il suo compagno è stato arrestato.

L’uomo, Airam Gonzalez Negrim conviveva con la giovane da qualche mese in una villetta in provincia di Pisa.
Proprio il 2 novembre il 41enne è stato arrestato con l’accusa di possesso di armi e droga.

Di certo si sa che i due avevano una relazione da soli tre mesi ed erano andati a convivere solo da alcune settimane.
Poi l’arresto e la contestuale sparizione della ragazza.

La mamma chiede a gran voce che Khrystyna non venga dimenticata e dalla Procura ora giunge una possibile svolta.

Si indaga per omicidio: mamma Inna chiede aiuto

La notizia è di pochi giorni fa: la Procura ha cambiato il capo d’accusa nell’indagine per la scomparsa della 29enne da Orentano.

Si parla infatti ora di omicidio volontario ma l’accusa sarebbe a carico di ignoti. Per gli inquirenti dunque qualcuno avrebbe fatto del male alla povera Khrystyna forse per vendetta o intimidazione verso il compagno 41enne.

La mamma di Khrystyna ha chiesto aiuto ancora una volta ora che ormai sono passati mesi dalla scomparsa della ragazza. Anche per la madre infatti, qualcosa di brutto deve essere accaduto.

“Siamo molto legate, ci sentivamo anche dieci volte al giorno, sono certa che se avesse avuto la possibilità lei avrebbe già chiamato”.

Ha dichiarato mamma Irma come riporta Fanpage, aggiungendo:

“Chiedo a tutti di aiutarmi a trovarla”

La donna vive in Ungheria ma in Italia è supportata dall’Associazione Penelope. Le indagini intanto proseguono con nuovi sopralluoghi nella villetta e l’analisi del router wi-fi per cercare di risalire a cosa accadde in quella casa.

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