Rigopiano, la commovente lettera di Giampaolo Matrone alla moglie: “Il tuo posto è nel nostro cuore”

A quattro anni da quella tragedia, il ricordo di Valentina Cicioni, infermiera di Monterotondo che perse la vita sotto le macerie.

ricordo valentina cicioni

Il crollo dell’hotel Rigopiano costò la vita a 29 persone. Si attende ora la decisione del giudice sulle richieste di rinvio a giudizio.

La tragedia di Rigopiano

Esattamente 4 anni fa si registrò la tragedia di Rigopiano. Era il 18 gennaio del 2017 quando una valanga devastante si staccò dal monte Sirella, alle ore 16.41 per l’esattezza.

Due minuti dopo la valanga si scontrò con l’hotel Rigopiano, avanzando ad una velocità di 100 km/h.

L’albergo Rigopiano-Gran Sasso Resort di Farindola, in provincia di Pescara, divenne cenere sotto quella tempesta di neve, causando 29 morti.

Tra le vittime di quella tragedia c’era anche Valentina Cicioni, infermiera 31enne di Monterotondo, che stava trascorrendo qualche giorno di relax con suo marito, Giampaolo Matrone.

La loro piccola Gaia era rimasta a casa con i nonni. Giampaolo, che di professione faceva il pasticciere, sotto le macerie rimase per quasi 3 giorni, 61 ore per l’esattezza, subendo gravi menomazioni alle braccia e alle gambe.

Il ricordo di Giampaolo

A far passare la tragedia di Rigopiano come una tragica fatalità e non come la drammatica conseguenza di precise responsabilità, Giampaolo Matrone non ci sta.

Il pasticciere di Monterotondo, rimasto da solo con una bambina e con le gravi conseguenze di quanto subito in quelle ore interminabili, è diventato uno dei superstiti simbolo della catastrofe.

Giampaolo Matrone non si è mai arreso, e da 4 anni lotta affinché si arrivi all’identificazione dei responsabili.

A 4 anni esatti da quella tragedia, Giampaolo Ha scritto una lettera a 4 mani con la sua piccola Gaia, in ricordo di sua moglie.

“Te l’abbiam promesso tempo fa, il responsabile pagherà. Non c’è bisogno di far chiasso, non c’è bisogno di far rumore. Il tuo posto è nel nostro cuore”

si legge in un passaggio della lettera.

Intanto, come riferisce anche La Repubblica, a due mesi dalle conclusioni dell’udienza preliminare, il giudice Gianluca Sarandrea entro marzo dovrà ora pronunciarsi sulle 29 richieste di rinvio a giudizio e su eventuali richieste di processo con rito abbreviato da parte degli imputati.

“Quell’hotel lì non ci doveva stare e dunque neppure noi ci saremmo dovuti trovare in quel luogo. Quando è piombata la valanga noi saremmo dovuti essere già a casa, se solo le strade fossero state pulite e se ci fossero venuti a prendere”

ha raccontato Matrone.

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