Ricciardi lancia l’allarme: “Le Regioni hanno dormito”

Il consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi, ha parlato della epidemia e di come bisogna evitare un nuovo lockdown.

Ricciardi
Il consigliere del ministro Speranza si esprime sulla difficile gestione della pandemia.

Non usa mezzi termini per descrivere l’attuale situazione pandemica il consigliere del Ministro della Salute Speranza, nonchè professore di igiene ordinario all’Università di Cattolica, Walter Ricciardi.

Per Ricciardi l’Italia rischia di trovarsi nella stessa situazione della Francia

Secondo il medico, infatti, la situazione dell’Italia sarebbe in serio pericolo. Inoltre, se le cose non cambieranno in fretta, per Ricciardi ci ritroveremmo nella stessa situazione di Francia, Spagna e Gran Bretagna.

“Se non rinforziamo l’attività di testing con uomini e tamponi, se non attrezziamo i servizi sanitari in vista dell’influenza, siamo nei guai”.

Un allarme lanciato non a caso, bensì a causa del nuovo e terrificante record di contagiati in Italia stabilito ieri. Per evitare la diffusione del virus, per Ricciardi sarebbe necessario che i pazienti positivi vengano portati esclusivamente nei Covid Hospital.

Inoltre, il professore si sarebbe schierato contro le Regioni, che avrebbero dovuto già da tempo allestire dei Pronto Soccorso dedicati ai possibili infetti.

“Molte regioni però si sono addormentate e si è fatto poco o nulla. Ora con i ricoveri per influenza negli ospedali si rischia il caos”.

Ricciardi successivamente si sarebbe soffermato sulla Campania, regione che ad oggi da sola contiene lo stesso numero di infetti che aveva l’intera Italia a maggio. Non solo però, allarmanti anche le situazioni della Lombardia, zona colpita fin dalla prima ondata di contagi, e del Lazio.

L’errore è stato pensare che fosse tutto finito

Infine, Ricciardi dà la colpa di questa situazione alle autorità politiche e della scienza, colpevoli, secondo il medico, di aver dato l’impressione che la situazione di pericolo fosse finita.

A peggiorare ulteriormente la situazione sarebbe stata, a suo parere, la troppa libertà concessa durante il periodo estivo.

Impostazioni privacy