Razzismo, un esperimento ci insegna come ridurre la discriminazione verso gli altri popoli

Il razzismo è una malattia che colpisce l’essere umano da secoli: ora un esperimento potrebbe aiutare a ridurre la discriminazione. È davvero possibile? Vediamolo insieme.

Razzismo
Razzismo

Razzismo e intolleranza sono due parole chiave che caratterizzano la razza umana, sin dai tempi più antichi. Eppure oggi con l’era moderna, ci sono alcuni esperimenti che possono aiutarci ad eliminare questa barriera.

L’esperimento sociale per ridurre la discriminazione

Non c’è una data precisa dove è iniziata la discriminazione razziale, ma è anche vero che in questi ultimi anni ci sia stata una concentrazione molto forte a causa degli attentati e dei flussi migratori.

Un team americano ha pensato di svolgere alcuni esperimenti sociali per arrivare al cuore del problema, cercando di trovare quindi una soluzione per diminuire nel tempo questa posizione razziale che ognuno di noi ha verso un altro soggetto.

Tali sperimentazioni sono state svolte in Germania e riportate dalla rivista Pnas, documentate e svolte dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania e California.

Il tutto si è svolto in 29 differenti stazioni ferroviarie di alcune città tedesche, mettendo in atto alcuni scenari. Primo tra tutti una ragazza che chiedeva aiuto per recuperare alcune arance cadute dalla borsa – cambiando i tratti somatici da bianca, immigrata con il velo, con croce cristiana visibile oppure mediorientale.

Anche lo scenario cambiava di volta in volta, creando differenti situazioni dove poter verificare l’atteggiamento dei pendolari.

In tre settimane la situazione di cui sopra è stata ripetuta 1.614 volte – estate del 2018 – coinvolgendo un totale di più di 7.000 pendolari ovviamente ignari dell’esperimento. Come è andata?

Il risultato dei ricercatori

I risultati dei ricercatori hanno dato esiti particolari, registrando circa un 78,3% dove la donna tedesca bianca viene prontamente aiutata – mentre al secondo posto troviamo “l’immigrata” con un 71,3%.

Le percentuali per il secondo caso variavano a seconda dell’etnia della donna, considerando che una donna con il velo è stata aiutata con una percentuale del 66,3%.

Si arriva quindi a capire che la popolazione islamica è quella che – in questo nostro momento storico – suscita la maggior parte dei sentimenti negativi.

Come annullare tutto questo? Nel momento in cui la persona in questione condivide i suoi valori, rispetta le norme sociali del paese dove risiede e si mostra propositiva – le persone intorno non hanno quasi più sentimenti negativi.

Di certo non basterà questo per eliminare il razzismo dal mondo, ma tassello dopo tassello domani potrebbe essere già un posto migliore dove vivere.

Impostazioni privacy