Il premier Conte ricorda Willy Duarte: “Non è stato un eroe, ma un buono”

Il presidente del Consiglio è intervenuto in collegamento video alla cerimonia che si è tenuta in provincia di Reggio Calabria.

conte cerimonia Willy Duarte

Nel cortile dell’Istituto tecnico industriale di Polistena è stata apposta una targa in memoria del ragazzo ucciso a Colleferro nella notte tra il 5 ed il 6 settembre scorsi.

La cerimonia in onore di Willy Duarte

Si è tenuta questo pomeriggio la cerimonia in onore di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro nella notte tra il 5 ed il 6 settembre scorsi. 

Come riferisce anche La Repubblica, il premier Giuseppe Conte è intervenuto in collegamento video per un breve intervento. La cerimonia si è tenuta all’Istituto tecnico industriale “Milano” di Polistena, in provincia di Reggio Calabria.

Nel cortile dell’Istituto è stata affissa una targa in memoria del giovane ucciso il mese scorso a Colleferro:

“Albero di Willy. Travolto da un branco di persone per le quali non c’è mai stata una scuola”

si legge sulla targa.

Le parole del presidente del consiglio, Giuseppe Conte

Il presidente del Consiglio è intervenuto in video collegamento per salutare i ragazzi dell’Istituto di Polistena. Giuseppe Conte ha ribadito il suo desiderio di trovarsi lì con loro. Una speranza che, almeno per ora resta tale, dato che l’emergenza in atto nel nostro Paese non gli ha permesso di essere presente fisicamente.

“Anche per voi ci sono nuove regole e credetemi, è stata una decisione non facile e sapete tutti gli sforzi che abbiamo fatto per mantenere la didattica in presenza”

ha esordito il premier, che ha poi ricordato il giovane brutalmente ucciso a Colleferro, per aver provato a difendere un amico.

“Willy è stato un buono, non è stato un eroe: ha avuto il coraggio, la forza e la dignità di intervenire in un contesto altamente pericoloso e ci ha rimesso la vita”

ha detto il premier, che ha citato Martin Luther King come emblema di una morte ingiusta, in cui è certamente più pericoloso il silenzio dei buoni.

Il presidente ha poi ricordato l’attrattività pericolosa che la violenza può avere sui giovani. L’unico modo per scardinarla è studiare, perché:

“Solo adeguati strumenti culturali prevengono l’attrattività della violenza”.

Il premier ha poi salutato, Milena, la sorella di Willy,e la cugina, Kimberly.

 

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