Pensioni, mese di giugno amaro: taglio e conguaglio

Mese di giugno molto amaro per il taglio sulle pensioni e il conguaglio. Ma cosa significa tutto questo?

Pensioni
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Svolta per le pensioni che dal mese di giugno cambiano registro, con alcuni tagli e un conguaglio già comunicato nei mesi precedenti.

Il taglio e il conguaglio delle quote mensili

L’Inps nel mese di giugnoavevamo già anticipato tale mossa in questo nostro articolo – recupererà parte della minore rivalutazione e taglierà parte delle pensioni d’oro con tre trance di conguaglio.

I pensionati avranno quindi a che fare con la prima parte di conguaglio nel mese di giugno, in riferimento alla rivalutazione annua delle quote come da ultima legge di bilancio.

Le quote interessate sono quelle superiori tre volte il minimo – Euro 1.522,00 lordi al mese – applicato da aprile. Cosa apparirà sul cedolino?

Si visualizzerà un recupero con la differenza che si calcola sui tre mesi precedenti, quindi gennaio – febbraio e marzo.

Uno sguardo attento anche al taglio delle pensioni – previsto dalla legge di bilancio – che andranno a riguardare le quote superiori a 100.000 euro annui lordi, per cinque anni con partenza a gennaio 2019.

Si prevedono quindi cinque fasce, come si evince anche da La Stampa:

  • 15% per importo da 100 mila sino a 130 mila euro
  • 25% per importo da 130 mila sino a 200 mila euro
  • 30% per importo da 200 mila sino a 350 mila euro
  • 35% per importo da 350 mila sino a 500 mila euro
  • 40% per importi superiori

Il conguaglio avverrà da giugno, seconda rata a luglio e terza ad agosto – suddividendo il tutto in tre tranche per i mesi di competenza di gennaio, febbraio e marzo.

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