Pedoni, allarme dopo lo studio dell’Osservatorio Asaps: perché non usiamo più i marciapiedi

Pedoni e allarme per il non utilizzo dei marciapiedi per paura del contagio: ecco i dati dello studio dell’Osservatorio Asaps.

Pedoni, allarme dopo lo studio dell'Osservatorio Asaps: perché non usiamo più i marciapiedi

Ci sono dei dati allarmanti sui pedoni a seguito di uno studio: il coronavirus ha portato ad adottare atteggiamenti non corretti che aumentano gli incidenti.

I dati dell’Osservatorio Asaps

I dati dell’osservatorio Asaps mettono in luce alcuni comportamenti da parte delle persone, inaspettati. Come riporta anche Repubblica, la nuova mobilità a seguito del coronavirus è nettamente cambiata. Sembra infatti che la maggior parte delle persone non stia sul marciapiede appositamente per non incrociare altre persone.

Ancora peggio è l’attraversamento fuori dalle strisce pedonali: per questo motivo il numero di incidenti e decessi è aumentato in maniera vertiginosa.

L’Osservatorio Pedoni – agenzia leader della sicurezza stradale italiana – ha prodotto il seguente studio e numeri:

  • Da gennaio al 23 maggio 2020 i pedoni morti in Italia sono 96 a fronte dei dati del 2018 con 238 nei primi mesi.

Nella settimana appena terminata si contano sei vittime a fronte delle cinque registrate nel mese di aprile. Una ripresa che l’Osservatorio mette nero su bianco con 10 pedoni nel mese di gennaio deceduti e 19 che sono ricoverati in pessime condizioni.

Dai dati emerge che queste persone camminavano ai margini della carreggiata oppure hanno attraversato fuori dalle strisce pedonali. In alcuni casi è responsabilità del guidatore del veicolo mentre in altri casi emerge un comportamento poco attento o intento a non incrociare altre persone, per paura di un possibile contagio.

Il Presidente Giordano Biserni:

“i flussi di traffico nelle città stanno aumentando e guarda caso anche i sinistri con i pedoni”

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