Nigeria, studenti rapiti dai jihadisti: “Sono stati liberati”

Incubo terminato in Nigeria per gli studenti che sono stati rapiti l’altro giorno dai jihadisti secondo il post di Twitter dell’assistente del Presidente.

Nigeria, studenti rapiti dai jihadisti: "Sono stati liberati"

Finalmente gli studenti che erano stati rapiti in Nigeria sono stati liberati con una operazione mirata.

Studenti rapiti e rilasciati

Sono state ore di apprensione per gli studenti rapiti da parte degli jihadisti di Boko Haram, come ha confermato il consigliere ufficiale del presidente nigeriano Muhummadu Buhari con un suo post di Twitter:

“Gli studenti sono stati salvati, il governo di katsina ha confermato la notizia”

Come si evince, gli studenti che ad oggi sono stati liberati sono 344, come affermato da un funzionario locale di Katsina. I ragazzi – sempre secondo quanto dichiarato – erano in buone condizioni e sono attesi a casa loro in poche ore di viaggio.

Le condizioni degli studenti rapiti

L’aiutante della sicurezza del governatore ha rilasciato le sue prime parole a Ftp poi riprese dai vari media:

“abbiamo 344 studenti che sono attualmente a zamfara in fase di controllo. siamo grati a dio che siano stati rilasciati”

Il post di Twitter era stato molto chiaro sul fatto della liberazione ma non era ancora emerso il numero preciso. Questo anche a causa del fatto che non sia chiaro quanti ne siano stati rapiti. I locali parlano di 500 persone mentre due resoconti dei funzionari hanno parlato di 320 oppure 333 studenti.

Un attacco che in un primo momento era stato attributo ad una banda di criminali molto organizzata e solo in un secondo momento è stato rivendicato da Boko Haram e il suo gruppo di jihadisti.

Proprio il gruppo ha rilasciato un video di sei minuti. Nell’inquadratura un adolescente che parlava in inglese ed era insieme ad un altro gruppo di ragazzi:

“siamo stati catturati dalla banda di abu sheaku”

L’Afp ha riferito che questa operazione ha portato alla liberazione di ragazzi, ma ci sono ancora domande se ne siano rimasti altri nelle loro mani o meno.

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