Milano, le asportò lo stomaco per una diagnosi errata: medico condannato a due anni

L’accusa è di lesioni colpose gravissime. La vicenda risale al 2016, quando il chirurgo fece un’errata diagnosi di tumore.

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Il medico ed il responsabile civile sono stati condannati anche a versare una provvisionale di 300mila euro alla paziente. Previsto anche un rimborso per il marito.

La vicenda e l’errata diagnosi

Era il 4 aprile del 2016 quando una donna di 53 anni, madre di 3 figli, subì un intervento di gastrectomia totale per via di un tumore maligno diagnosticato dal chirurgo della Multimedica di Sesto San Giovanni, provincia di Milano.

Come riferisce anche Affari Italiani, la paziente acconsentì all’intervento tramite consenso informato dopo la diagnosi fatta dal chirurgo, ora condannato.

La donna venne dimessa dall’ospedale il 17 di quello stesso mese. La signora era rimasta coinvolta in un incidente stradale alla fine di marzo, che le aveva lasciato vomito e nausea, fino al ricovero al centro milanese dove lavorava il chirurgo condannato.

La condanna del medico e l’interdizione dalla professione

Il chirurgo del gruppo Multimedica è stato quindi condannato a 2 anni di carcere. Per lui l’accusa è di lesioni colpose gravissime. Il giudice Colella ha disposto per l’imputato anche l’interdizione dall’esercizio della professione medica per due anni.

Il chirurgo che il 4 aprile del 2016 aveva effettuato l’operazione in questione come primo operatore è stato condannato anche a versare un rimborso di 300 mila euro per la paziente e 20 mila per il marito della donna.

“È stata fatta giustizia”

ha fatto sapere il legale della donna che ha aggiunto:

“Straordinaria gravita’ della condotta posta in essere dal primario che ha operato la paziente e l’estrema gravità del danno subita dalla donna”.

Il gruppo ospedaliero MultiMedica presso cui il medico lavorava ha fatto sapere che il chirurgo sarebbe intervenuto su un organo malato, lo stomaco appunto, nell’interesse unico della paziente.

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