Maria Chindamo, spuntano le due versioni degli operai: la donna è ancora viva?

Maria Chindamo è scomparsa nel nulla nel 2016 e da quel giorno sono molte le supposizioni e le indagini sul fatto. Ora spuntano le versioni degli operai: che fine ha fatto l’imprenditrice?

Maria Chindamo, spuntano le due versioni degli operai: la donna è ancora viva?
Maria Chindamo

Maria Chindamo è l’imprenditrice scomparsa nel 2016. Tantissime le ipotesi e le indagini per capire cosa sia successo a questa povera donna.

La scomparsa di Maria

Era il 6 maggio del 2016 quando l’imprenditrice è sparita dalla provincia di Vibo Valentia. Quella mattina esce presto di casa per un appuntamento davanti alla sua azienda ma da quel momento nessuno sa più nulla di lei.

Negli anni tantissime le indagini, le testimonianze e le supposizioni: si arriva persino ad un arresto di un uomo poi rilasciato. Per gli inquirenti la donna di 44 anni è stata uccisa e poi fatta sparire nel nulla come rivendicazione della morte del marito Ferdinando Punturiero che si è suicidato un anno prima dalla sparizione della donna.

Gli inquirenti credono infatti che tutto questo sia stata opera di qualcuno che ha studiato come muoversi in ogni minimo particolare: ma nonostante questo per ora non si è ancora arrivati alla verità.

Le versioni degli operai

Il settimanale Giallo si è occupato della triste vicenda e da quello che emerge nel numero in edicola questa settimana, ci sarebbero alcune testimonianze e versioni da parte di due operai.

La prima è stata rilasciata da Alessandro Dimitrov:

“SONO USCITO SULLA STRADINA DELLA PROPRIETà IN CUI ABITO E HO NOTATO L’AUTO DELLA SIGNORA CHINDAMO FERMA ALL’INGRESSO. IL CANCELLO ERA CHIUSO: SOLO L’AUTO E IL MOTORE ACCESO”

L’uomo racconta di aver visto del sangue sulla carrozzeria e anche per terra:

“POI è ARRIVATO IL TRATTORISTA PER FARE IL TRATTAMENTO SUI KIWI”

Alessandro racconta ancora di aver visto intorno all’auto della donna – sempre come riporta Giallo – un uomo con il cappellino bianco.

Una versione che va in conflitto con quella rilasciata da Domenico Lombardo – operaio che quella mattina era arrivato presto per effettuare appunto il trattamento sulle piante di Kiwi. L’uomo sottolinea che al suo arrivo Dimitrov non fosse fuori ma dentro la sua proprietà ma a conoscenza dell’accaduto, vedendo le tracce in un secondo momento.

Impostazioni privacy