Lombardia in zona rossa, Fontana annuncia ricorso: “Dati vecchi”

La Lombardia passerà in zona rossa, ma Fontana non ci sta. Il governatore della regione presenta ricorso: “Dati vecchi”.

Non ci sta il governatore della regione Lombardia, Attilio Fontana e presenta ricorso contro la decisione del Ministro Speranza di far diventare il territorio da lui governato zona rossa.

Una posizione che il politico lombardo ha ribadito anche nel corso di una diretta a Pomeriggio Cinque, programma condotto da Barbara D’Urso.

Non condividiamo la scelta di inserire la Lombardia in zona rossa per cui, qualora dovesse arrivare questa ordinanza, proporremo ricorso“, questo il suo pensiero.

Attilio Fontana - zona rossa in Lombardia

Lombardia in zona rossa, Fontana annuncia ricorso

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato le regioni che diventeranno rosse, al fine di fronteggiare la diffusione del Coronavirus sul territorio italiano.

Tra queste, compare anche la Lombardia, regione maggiormente colpita dal COVID-19. Il governatore Attilio Fontana, però, chiede al ministro di fare un passo indietro e di rifarsi ai nuovi dati, in quanto, quelli esaminati sarebbero troppo datati.

Dati troppo datati, rischio di penalizzazione della regione

Come lo stesso Attilio Fontana ha dichiarato, il governatore, per porre rimedio alla situazione, ha contattato il ministro Speranza.,

Ciò, perché “ritengo fortemente penalizzante questo scenario, che darebbe un colpo devastante a una grossa fetta dell’economia lombarda“.

E, quindi, ha domandato – a più riprese – al Governodi rivedere i parametri perché basati su dati vecchi, in questo caso del 30 dicembre“.

Dati che, essendo datati, secondo il governatore non terrebbero in considerazione di indicatori importanti e favorevoli alla Regione Lombardia, “come per esempio l’Rt sull’ospedalizzazione. Purtroppo non abbiamo ancora ricevuto risposta”.

Insieme alla Lombardia, passeranno in zona rossa anche la Sicilia e provincia autonoma di Bolzano, la quale ha comunicato l’intenzione di non voler chiudere, come sostenuto dal governatore altoatesino, Arno Kompatscher, che intende rimanere in zona gialla con apposita ordinanza.

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