Lino Banfi, la drammatica confessione: “Non avevo soldi, mi ha salvato un angelo”

 Lino Banfi si racconta in una lunga intervista durante il programma radiofonico I Lunatici”. La toccante confessione dell’attore commuove tutti

Lino Banfi povero

Lino Banfi nel corso di un’intervista ai “Lunatici”, programma radiofonico si è raccontato come non ha mai fatto, emozionando il pubblico con diversi aneddoti che hanno caratterizzato e segnato la sua vita. L’attore Pugliese, celebre al giorno d’oggi per il personaggio di Nonno Libero e per questo ribattezzato “Nonno d’Italia” ha raccontato di quando da giovane stava per intraprendere la strada ecclesiastica.

Banfi infatti, aveva intenzione di servire Dio, frequentando il seminario per diventare prete. Ecco cosa ha raccontato ai microfoni de “I lunatici”:

“Parlo sempre poco dell’infanzia e dell’adolescenza perché non le ho avute. Nell’infanzia c’era la guerra, ero con i miei genitori in campagna per paura delle bombe. Poi, sono andato in seminario, sarei dovuto diventare prete. Ad un certo punto mi cacciarono via […]. Non avendo avuto infanzia e adolescenza, ho pochi ricordi di Natale“

I ricordi di un’infanzia passata

L’attore rivela anche di non avere molti ricordi della sua infanzia e della sua adolescenza, proprio perché sono stati anni duri e difficili, in cui a causa di determinate circostante ha dovuto purtroppo privarsi, insieme alla sua famiglia, di tante cose.

Lino Banfi, povero nel giorno di Natale

“Non avevo soldi.Mi ha salvato un angelo”

Lino Banfi perso nei suoi pochi ma significativi ricordi, decide di raccontarne al pubblico uno davvero emozionante, risalente alla sua adolescenza proprio nel giorno della Vigilia di Natale:

“Era il 24 e stavo senza una lira. Ad un certo punto passò un signore, Ciro, che faceva il posteggiatore abusivo. Mi invitò a casa sua, mi disse che dove mangiano in nove mangiano anche in dieci. Aveva otto figli. Mangiammo e bevemmo tantissimo. Mi fece dormire a casa sua.”

poi prosegue con la voce rotta dall’emozione, di quel ricordo indelebile:

“La mattina mi diede anche mille lire per prendere il treno. Sono tornato qualche anno dopo a Napoli per cercarlo, ringraziarlo e dargli un regalo. Però, non l’ho più trovato. Nessuno sembrava conoscerlo e averlo mai visto”

Poi conclude, ripensando a quella persona che nel momento del bisogno, senza neanche conoscerlo, si era preso cura di lui, in un giorno speciale, che di solito viene passato insieme alla famiglia. Invece lui era povero e solo:

“Mi disse che non l’avrei trovato mai, perché quel Ciro era un angelo che scelse di salvarmi quella notte“

Una storia davvero toccante, quella di Lino Banfi, che ha commosso tutti gli ascoltatori di Radio 2.

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