L’allarme dell’Ocse: il tabagismo resta la principale causa di morte in Europa

Sono infatti circa 700 mila i decessi annui dovuti al consumo di sigarette. Preoccupa anche il consumo di alcol.

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L’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo lancia l’allarme anche sugli effetti dell’inquinamento.

L’allarme dell’Ocse sulle conseguenze del tabagismo

L’allarme lo ha lanciato la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico: il tabagismo resta la principale causa di morte prematura in Europa.

Secondo il report stilato dall’organizzazione ed esposto a Parigi:

“Il consumo di tabacco resta il principale fattore di rischio comportamentale per la salute”.

Sarebbero almeno 700 mila i morti annui dovuto al consumo di sigarette.

Bandiera nera anche per alcolismo ed inquinamento atmosferico

L’allarme dell’Ocse però non si ferma soltanto al tabagismo. A preoccupare sono anche abuso di alcool e inquinamento atmosferico.

Come riferisce anche Tgcom24, infatti, nel rapporto “Health at a Glance 2020”, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha fatto sapere che le politiche di controllo messe in atto dai vari Paesi hanno certamente ridotto il consumo di bevande alcoliche, ma l’abuso resta comunque una problematica molto grave.

A preoccupare sono anche le conseguenze dell’inquinamento atmosferico. Secondo quanto si legge nel rapporto dell’Ocse, le morti premature nei Paesi dell’Unione europea attribuibili all’inquinamento atmosferico si aggirano tra le 168mila e le 346mila.

L’Organizzazione sottolinea anche che, nonostante la qualità dell’aria sia migliorata in molti Paesi europei negli ultimi 20 anni:

“I livelli di inquinamento restano superiori alle linee direttrici dell’Oms in gran parte dei Paesi”

Una situazione che si verifica soprattutto nelle grandi città e che ha gravi effetti sulla salute delle persone e sulla mortalità.

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