Giulia De Lellis aggredita in pieno centro a Milano

Aggredita in una delle zone più centrali di Milano e costretta a ricorrere all’intervento della polizia: è il grave episodio capitato alla popolare influencer Giulia De Lellis.

Giulia De Lellis

Un’aggressione? Una delle tante, sottovalutate, chiacchierate, riportate dalla rete dei social. Un episodio verificatosi nell’indifferenza dei giornalisti che rincorrono le notizie di gossip, dimenticandosi di aiutare la gente e soccorrerla in momenti di pericolo.

Stando a quanto riporta la testata online Giornalettismo, giorni fa Giulia De Lellis ha subito un tentato scippo nel pieno centro di Milano. Un grave episodio avvenuto sotto gli occhi dei passanti e dei paparazzi, i quali hanno riconosciuto l’influencer e hanno immortalato il momento, anziché prestarle soccorso.

Giulia De Lellis vittima di una serie di reiterati furti

Ma non si tratta di un caso isolato. Nelle ultime settimane Giulia De Lellis è stata vittima di ben quattro furti compiuti dagli stessi malviventi. Per tale motivo la ventiquattrenne pometina starebbe cercando una nuova abitazione che le garantisca sicurezza e tranquillità.

Attraverso il suo canale social, Giulia De Lellis si è rivolta ai suoi 4,9 milioni di followers e ha commentato così:

“Ho letto un articolo in cui si parlava di una brutta aggressione che avrei subito a Milano… Purtroppo è vero, ma sto benissimo, non sono riusciti a farmi del male, per fortuna. L’unica persona presente, carinissima, mi ha subito aiutata e la ringrazio pubblicamente”

Giulia De Lellis, Instagram stories

Poi ha rivendicato il suo diritto alla privacy, sottolineando di non aver intenzione di continuare a parlare di tale aggressione, poiché ci sta già pensando chi di dovere e, soprattutto, perché non le piace condividere questo genere di eventi.

Ma la domanda è: perché accadono tali incresciosi episodi? Tentati furti che si verificano in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti, che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini, vip e non.

Impostazioni privacy