Fabrizio Frizzi morto, quando disse: “Combatto per mia figlia Stella”

Fabrizio Frizzi morto e le ultime parole per l’amatissima figlia Stella dopo il grave malore che lo aveva colpito lo scorso ottobre.

Non ci sono parole per esprimere il dolore provocato dalla morte di Fabrizio Frizzi. La scomparsa del conduttore ha scioccato tutti, sia i colleghi e gli amici, ma anche il pubblico, ancora incredulo. La scomparsa di Fabrizio Frizzi è stata una doccia fredda per tutti, soprattutto perché, dopo il malore dello scorso ottobre, aveva ripreso in mano la sua vita. Pur combattendo ancora per rimettersi del tutto, era tornato anche a lavorare riprendendo la conduzione del programma pre-serale di Raiuno, L’Eredità. Il suo primo pensiero, però, era la figlia Stella, il suo grande amore.

Fabrizio Frizzi e le parole sulla figlia Stella

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni del settimanale Oggi dopo il malore dello scorso ottobre, Fabrizio Frizzi parlava così della figlia Stella, nata nel 2013 dall’amore con la moglie Carlotta Mantovan: “Stella è una gioia immensa e una responsabilità, una missione per cui vivere. Oggi Stella, assieme a mia moglie, mi dà la motivazione per combattere la mia battaglia, per non scoraggiarmi”. Quello per la figlia Stella è un amore che ha dato la forza a Fabrizio Frizzi di combattere come un leone fino all’ultimo giorno.

Prima della nascita della piccola, in una lunga intervista rilasciata nel 2013 a Vanity FairFabrizio Frizzi parlava così del suo arrivo e di come quella piccola bambina avrebbe cambiato per sempre la sua vita. “Pensavo non capitasse più: un figlio, a 55 anni. E invece è arrivato in piena estate, a Ferragosto, negli unici tre giorni di vacanza che ci eravamo presi. In Romagna, terra di mio padre. Lo stavamo cercando, lo desideravamo da qualche mese. Nascerà in primavera. Sarà una bambina”.

Fabrizio Frizzi, diventato papà tardi, inoltre, all’epoca, sempre ai microfoni di Vanity Fair, aggiunse: “Per me, l’arrivo di mia figlia è stata una schicchera di entusiasmo e morte. Avremo un tempo condensato. Le parlerò dal primo giorno. Non voglio scopra chi era suo padre dopo che me ne sarò andato. Già da adesso, cerco di fissare ogni attimo. Scrivo. Fotografo”.

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