Fabrizio Corona, l’ex fotografo rischia di tornare in carcere: ha violato le prescrizioni ai domiciliari

L’ultima parola è attesa per il prossimo 8 marzo, quando dovrà pronunciarsi il collegio di giudici della Sorveglianza.

fabrizio corona rischia tornare in carcere

Ad avanzare la richiesta di revoca dei domiciliari è stato il giudice di sorveglianza, per una serie di violazioni delle prescrizioni da parte dell’ex agente fotografico.

Chiesta la revoca dei domiciliari per Fabrizio Corona

Il giudice della Sorveglianza Marina Corti ha proposto la revoca degli arresti domiciliari per l’ex fotografo dei paparazzi, Fabrizio Corona.

La motivazione è da ricercare in una serie di violazioni delle prescrizioni da parte dell’ex agente fotografico.

La decisione finale resta in mano al collegio dei giudici della Sorveglianza che potrà avere l’ultima parola, quando il prossimo 8 marzo si dovrà decidere la destinazione del fotografo dei vip.

Le ospitate in tv che potrebbero costare di nuovo il carcere a Corona

Come riferisce anche Fanpage, la decisione del giudice Corti arriva dopo che lo scorso autunno Fabrizio Corona era stato diffidato dal partecipare ai programmi tv.

In un’udienza tenutasi il mese di novembre un altro magistrato aveva invitato l’ex fotografo dei paparazzi ad attenersi alle regole, evitando ospitate in tv. Invito che però Corona aveva del tutto ignorato.

Il differimento della pena era stato concesso in via provvisoria per un’accertata “patologia psichiatrica” per via della quale alla fine del 2019 era passato dal carcere di San Vittore ad un istituto di cura e poi a casa in detenzione domiciliare.

Si attende quindi l’8 marzo per capire quale sarà il destino del re dei paparazzi.

Corona avrebbe infatti violato le prescrizioni utilizzando continuamente i social network, divieto che gli è stato invece imposto proprio dai magistrati.

Per ora, in attesa della decisione del Collegio di giudici della Sorveglianza, Corona resta agli arresti domiciliari: il giudice ha deciso di proporne la revoca, senza disporre però il rientro in carcere in via provvisoria.

 

 

 

 

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