Omicidio Copparo, donna uccisa con un mattarello: ergastolo al compagno di Cinzia Fusi

Il drammatico delitto avvenne nell’agosto dello scorso anno. La vittima morì all’ospedale di Cona, dove arrivò in condizioni disperate.

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La Corte di Assise di Ferrara ha quindi pronunciato la sentenza di condanna nei confronti di Saverio Cervellati.

Il delitto di Cinzia Fusi

Era il 24 agosto del 2019 quando Cinzia Fusi, 34 anni, venne brutalmente uccisa dal suo compagno e datore di lavoro, Saverio Cervellati.

I due avrebbero dovuto trascorrere una giornata fuori città, ma l’ennesima scenata di gelosia da parte dell’uomo si trasformò in tragedia. Cervellati colpì la compagna alla testa con un mattarello, fino a ridurla in fin di vita.

Cinzia Fusi giunse all’ospedale di Cona in condizioni disperate: morì qualche ora il ricovero. La donna era stata trovata agonizzante nel garage di proprietà del compagno. Era stato proprio l’omicida ad allertare i soccorsi e ad autodenunciarsi.

I due lavoravano insieme in un supermercato di cui l’uomo era titolare.

Con il suo datore di lavoro, Cinzia Fusi aveva intrapreso una relazione ormai da diversi mesi: l’uomo che era divorziato e più grande di lei di 18 anni era molto geloso ed era solito farle scenate di gelosia.

La condanna all’ergastolo

La Corte di Assise di Ferrara, come riferisce anche Fanpage, ha condannato Saverio Cervellati all’ergastolo. L’uomo è accusato di omicidio.

Per i genitori della vittima, i giudici hanno disposto una provvisionale di 150mila euro ciascuno. La condanna all’ergastolo è stata possibile grazie anche alla legge 2019, che impedisce di chiedere il rito abbreviato per reati punibili con l’ergastolo, proprio come nel caso della morte di Cinzia Fusi.

“Sono soddisfatto dell’esito del processo, istruito in maniera precisa, puntuale e veloce”

ha detto il legale della parte civile, Denis Lovinson.

 

 

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