Decreto Alitalia: in arrivo il prestito da 400 milioni da restituire entro 6 mesi

Montecitorio: ok della Camera al Decreto Alitalia con 256 voti a favore, nessun contrario e 171 astenuti

Via libera al decreto Alitalia, il provvedimento che concede alla compagnia aerea tricolore un ulteriore prestito da 400 milioni di euro da restituire con capitale ed interessi in 6 mesi.

L’emendamento, che fissa una scadenza per la restituzione, è stato preparato sulla base delle indicazioni della Commissione Politiche europee di Montecitorio in linea con la normativa europea sugli aiuti di Stato.

Alitalia giungerà alla conclusione della procedura di amministrazione straordinaria

Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha affermato che con questo ulteriore prestito da 400 milioni di euro e con la riformulazione del pagamento degli interessi del MEF, la compagnia aerea tricolore giungerà alla conclusione della procedura di amministrazione straordinaria.

Alitalia: il 31 maggio non è il termine perentorio per vendere la compagnia

La data del 31 maggio 2020 non è il termine perentorio per la vendita della Compagnia aerea ma è la deadline che deve rispettare il Commissario Giuseppe Leogrande per concludere la procedura di cessione di Alitalia – come si evince da Il Sole 24 Ore.

Il Decreto Alitalia ha stabilito, infatti, che entro il 31 maggio 2020 devono essere espletate le procedure necessarie per

“pervenire al trasferimento dei complessi aziendali, assicurando la discontinuità anche economica della gestione”.

Emergenza Alitalia: Alta adesione agli scioperi

Agli scioperi del 14 gennaio 2020 che hanno interessato Enav hanno aderito alcuni vettori ed imprese che operano all’interno delle strutture aeroportuali: Air Italy, Easy Jet, Volotea, Abastar, Ernest.

L’alta adesione agli scioperi è dettata dalla necessità di denunciare lo stato emergenziale in cui riversa il settore.

Nonostante il vertiginoso incremento del numero di passeggeri che ogni giorno transita negli aeroporti, il settore è pervaso da crisi aziendali, da sprechi, inefficienze di sistema e da condizioni di lavoro inaccettabili per tutti gli addetti.

Se il Governo non interviene per risolvere i problemi del trasporto aereo, Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Ta sono pronte ad ulteriori forme di mobilitazione.

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