Coronavirus, morto detenuto a Bologna. L’allarme del sindacato nelle carceri

L’emergenza coronavirus è inevitabilmente arrivata anche nelle carceri: a Bologna si è registrata la prima vittima del virus.

https://cdn.pixabay.com/photo/2015/09/27/03/35/barbed-wire-960248_960_720.jpg

Coronavirus: i sindacati della polizia penitenziaria lanciano l’allarme carceri.

L’allarme dei sindacati

Che il coronavirus sarebbe arrivato anche nelle carceri è cosa nota. Oggi, a seguito del primo deceduto morto in ospedale a causa del covid-19, i sindacati della polizia penitenziaria UilPa lanciano l’allarme. Come si legge su Repubblica, infatti, i sindacati sostengono che i contagi potrebbero essere soltanto alla fase iniziale nelle strutture detentive.

“Si tratta di un ristretto del circuito ad alta sicurezza, ricoverato qualche giorno fa in stato di detenzione e poi ammesso agli arresti domiciliari a seguito del trasferimento in terapia intensiva. Era italiano, aveva 76 anni e pare fosse affetto da altre patologie”

Ha affermato Gennarino De Fazio della UilPa. Certo, si tratta di una vita umana che, però, sottolinea la difficile situazione in cui versano le carceri in questo momento di emergenza. Potrebbe essere soltanto l’inizio dei contagi.

Un’emergenza nell’emergenza

Bonafede, una volta appresa la notizia, ha affermato che sicuramente c’è stata una gestione inadeguata dell’emergenza sanitaria nelle carceri. Ma il carcere resta parte della società in cui il virus sta comunque mietendo le sue vittime in modo indistinto.

De Fazio, invece, ha sostenuto che una gestione più efficace sarebbe possibile. Le precauzioni da prendere dovrebbero essere più stringenti al fine di scongiurare anche i contagi di ritorno. Inoltre, egli ha lanciato di nuovo il monito secondo cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri debba assumere pro-tempore, la gestione diretta delle carceri.

Impostazioni privacy