Coronavirus in Italia, aggiornamenti di contagi e decessi. Il Premier chiede la massima attenzione

Gli ultimi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Italia non sono confortanti. I contagiati continuano a crescere mentre i morti non sono mai stati così tanti.

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I letti da destinare ai malati da coronavirus in terapia intensiva, stanno per terminare.

Gli ultimi aggiornamenti in Italia

Continua a salire l’emergenza coronavirus in Italia. I contagiati sono 20603 (9268 sono in isolamento domiciliare), i morti 368, i guariti sono 2335.

Attilio Fontana, governatore della Lombardia ha lanciato l’allarme: tra poco non ci saranno più letti disponibili in rianimazione. Come si legge su TgCom24 ha affermato:

“Purtroppo la progressione continua ed è chiaro che dobbiamo attrezzarci per tanti nuovi posti di rianimazione. Un conto è vivere drammaticamente sul campo la situazione, un altro conto è viverla in una parte del Paese dove forse ancora non si percepisce la gravità di questo problema”.

Gli aggiornamenti dall’Europa

Mentre lunedì è stato convocato un G7 straordinario in video conferenza, sono più di 2000 i morti in tutta Europa. La Germania ha annunciato la chiusura delle frontiere con Francia, Svizzera ed Austria a partire dalle 8 di domani 16 marzo. In Francia si va verso la chiusura generalizzata di scuole, negozi etc. In Spagna la situazione è molto simile a quella dell’Italia. Il premier Sanchez ha schierato anche l’esercito. Il tasso di crescita ha superato quasi quello italiano. La situazione si pensa che potrà soltanto peggiorare.

Nel Regno Unito la linea resta quella di lasciar circolare il virus. Il ministro della salute però, ha ammesso che c’è carenza di respiratori. Nei prossimi giorni si spera, però, che anche Johnson prenda delle misure, per lo meno di isolamento sociale.

Nell’Hubei, in Cina, non sono stati registrati contagi. Per questo motivo, il paese imporrà la quarantena a chi arriva dall’estero.

In Thailandia aumentano i casi di persone malate anche se il governo ha voluto confermare i giochi olimpici. La Colombia chiude i confini. In Messico, invece, si è tenuto un festival molto affollato.

Negli Stati Uniti, Donald Trump ha sottolineato che sicuramente si troverà un vaccino: i suoi medici sono i migliori del mondo. Se così non fosse, il presidente sarà in grado di accaparrarselo. Al momento, è in contatto con un laboratorio tedesco che sta lavorando ad un ipotetico vaccino. Gli studi impiegheranno comunque, molti mesi.

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