Cina: torna il lockdown a Pechino ad un anno dall’annuncio del primo decesso per covid

Oltre 500 mila persone sono tornata in lockdown a Pechino, in Cina a causa di un focolaio sospetto. L’obiettivo è arginare i contagi.

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Si tratta di un lockdown che arriva nella città della Cina per limitare i danni, in vista del Capodanno cinese del 12 febbraio.

Una chiusura che interesserà 518 mila persone

La città di Pechino, in Cina, torna in lockdown parziale. La decisione è stata presa dalle autorità cinesi al fine di contenere un focolaio che si è sviluppato nella zona. La chiusura interessa 518 mila persone.

Queste persone non potranno spostarsi ne lasciare la regione o i loro villaggi, fino a quando non verrà fatto loro lo screening di massa. Il piano è stato presentato da Zhi Xianwei, funzionario della municipalità.

L’obiettivo di questa chiusura parziale è quello di limitare i danni in vista del Capodanno Cinese e e lunare che cade il 12 febbraio. Una festività molto importante e sentita.

Domenica scorsa sono stati rilevati 103 nuovi casi. Le tre cifre non si rilevavano dalla fine di luglio del 2020. Il focolaio si troverebbe alle porte di Pechino. Sono circa sei le province e le città che hanno inviato già medici nell’Hebei.

Un anno fa l’annuncio del primo decesso da covid

A Wuhan, nella provincia di Hubei, un anno fa vennero annunciati i primi decessi causati da una misteriosa polmonite che poi, tutto il mondo imparò a conoscere come coronavirus.

Intanto, la Cina ha dichiarato che darà il via libera all’Oms per iniziare le indagini nel Paese per cercare di comprendere meglio le origini del virus. Al lavoro ci saranno, dal 14 gennaio, 10 esperti internazionali.

Non è stato specificato l’iter che questi esperti seguiranno per condurre le loro indagini.

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