Catania, usura con tassi del 120% ad un ristoratore in crisi: un arresto

L’indagine è stata condotta dagli uomini della Guardia di Finanza del capoluogo siciliano.

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Il prestito per l’imprenditore del settore della ristorazione sarebbe stato di 3.500 euro, che poi l’usuraio avrebbe tassato del 120%.

Arrestato un usuraio a Catania

Ha prestato una somma pressoché irrisoria, 3.500 euro appena, che ha poi tassato del 120%. È quanto accaduto a Catania, dove un 33enne del posto è stato arrestato dagli uomini della Guardia di Finanza.

Come riferisce anche Tgcom24, l’usuraio è Giuseppe Luigi Celi. L’uomo è finito in manette con l’accusa di usura aggravata dal metodo mafioso.

A consentirne l’arresto, la denuncia della sua vittima, un imprenditore della ristorazione in crisi, che si era rivolto al 33enne per risollevarsi dai debiti. L’usuraio però gli avrebbe chiesto la restituzione della somma dei 3.500 euro, tassata del 120%.

Denunciato anche il padre dell’usuraio

L’arresto dell’usuraio è avvenuto proprio durante il pagamento di una delle “rate” da parte della sua vittima. Nell’ambito della stessa operazione delle Fiamme Gialle, è stato denunciato Antonino Celi, padre del 33enne, per illecita detenzione di una pistola e il possesso di 40 cartucce.

La pistola e le cartucce sono state sottoposte a sequestro.

Dopo il fermo, i militari hanno rinvenuto nell’abitazione dell’usuraio 1.000 euro in contanti, i pizzini e i documenti in cui annotava la contabilità dei suoi prestiti. Per Luigi Celi è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

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