Carabiniere ucciso,”E’ un giovane africano…”: spunta la inquietante testimonianza inedita della notte dopo l’omicidio

Il caso del carabiniere ucciso – Mario Cerciello Rega – non è ancora chiuso e ora spunta una testimonianza inedita, che crea un punto interrogativo agli inquirenti

Carabiniere ucciso
Carabiniere ucciso

Nuove rivelazioni sul caso del Carabiniere ucciso a Roma? Una testimonianza inedita potrebbe dare una svolta al caso o far emergere nuove domande.

L’omicidio di Mario Cerciello Rega

Mario Cerciello Rega è stato ucciso con undici coltellate, con l’arresto di due ragazzi americani – Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth – che proprio quella sera erano alla ricerca di cocaina nel quartiere di Trastevere.

L’incontro con Brugatelli è ciò che fa scatenare tutto, visto che Italo Pompei ha venduto loro tachipirina al posto di cocaina. Come sappiamo – dalle ricostruizioni – questi avrebbero rubato il borsello di Brugatelli, chiedendo uno scambio pari al rimborso di 100 euro e una dose di vera cocaina.

All’appuntamento Brugarelli si presenta con Cerciello e Varriale in borghese e la successiva aggressione.

La testimonianza inedita di una donna

Spunta una testimonianza inedita, con il racconto di una donna – come si evince da Giallo – che dice di aver sentito delle urla quelle notte poco dopo l’aggressione:

“mario, mi senti? Pronto, mandateci una ambulanza, siamo in via… é grave…è un ragazzo giovane africano…dov’è il coltello?”

Angioletta Gramatica era ospite quella notte in un appartamento a poca distanza dal luogo del terribile delitto, in vacanza e originaria di Como.

Luisa Gavotti, proprietaria dell’abitazione dove la Gramatica risiedeva, ha riferito un particolare agli inquirenti. Secondo il racconto ci sarebbe un video postato su Facebook dove si vedono delle persone litifare proprio sul luogo del delitto.

La donna evidenzia di aver provato a trovare quel video sul web, ma sembra essere stato rimosso. Secondo gli inquirenti lo stesso potrebbe non essere mai esistito.

Le cose secondo gli inquirenti potrebbero essere due: il video non esiste oppure è stato rimosso da qualcuno nell’immediato. Le indagini continuano anche a seguito di tutti i nuovi elementi.

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