Caporalato, turni di 26 ore a 1,50 euro l’ora: sette arresti nel Cosentino

Sette arresti nel cosentino per caporalato. Lavoratori stranieri costretti a turni massacranti di oltre 24 ore.

caporalato

Paghe misere e condizioni disumane. Arrestate 7 persone per caporalato ad Amantea, nel cosentino.

Blitz in un’azienda agricola

Blitz degli agenti di Polizia in un’azienda agricola di Amantea, nel cosentino. Scoperti gravissimi episodi di caporalato. 

Come riferisce anche Tgcom24, i lavoratori, tutti originari del Bangladesh, erano costretti a lavorare anche 26 ore consecutive con una paga di 1,50 euro l’ora.

Non solo stioendi da fame, ma anche condizioni disumane e vessazioni continue. I braccianti stranieri erano costretti a mangiare a terra. Al contrario, gli italiani potevano consumare il pasto sul tavolo.

Inoltre, i lavoratori vivevano in dieci in apprtamenti piccolissimi, con servizi fatiscenti ed inefficienti. Sono 7 le persone arrestate, due delle quali sono finite agli arresti domiciliari.

In totale sono 5 gli imprenditori italiani arrestati. Gli agenti di Polizia hanno anche sequestrato un’azienda agricola di Amantea di cui i cinque imprenditori sono soci.

L’indagine delle forze dell’ordine è scaturita a seguito della denuncia di un lavoratore, stanco delle condizioni disumane in cui doveva lavorare e vivere.

Le accuse per i 7 indagati sono di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di cittadini stranieri. I due stranieri finiti agli arresti domiciliari svolgevano il ruolo di intermediari.  Riscuotevano infatti il denaro e rivestivano una posizione di privilegio all’interno dell’azienda finita sotto chiave.

Caporalato ad Asti

Lo scorso mese di maggio un altro grave episodio di caporalato era stato scoperto nelle vigne del Monferrato. Vittime dello sfruttamento, braccianti agricoli extracomunitari.

Tre furono i caporali arrestati, tutti di origine straniera. I migranti ricevevano 3 euro l’ora e lavoravano circa 10 ore al giorno.

Nelle vigne lavoravano senza alcun rispetto delle norme di sicurezza e in condizioni di totale sfruttamento. Alloggiavano in costruzioni fatiscenti, insulti e vessazioni erano continui.

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