Politica, Berlusconi dice no a nuove maggioranze: “Noi incompatibili con la sinistra”

In un’intervista telefonica fatta da Maurizio Costanzo, Berlusconi ha parlato del suo stato di salute e degli obiettivi di Forza Italia.

Berlusconi
Berlusconi è intervenuto telefonicamente al Maurizio Costanzo Show.

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi è intervenuto telefonicamente al Maurizio Costanzo Show. Il Cavaliere, nel corso della chiamata, ha rassicurato tutti riguardo le sue condizioni prima di parlare di politica e degli obiettivi del suo partito.

Berlusconi si è detto preoccupato per l’attuale situazione dell’Italia

A preoccupare maggiormente il leader politico sarebbe la situazione economica, sanitaria e politica del Paese. Quest’ultime, infatti, sarebbero state messe a dura prova dall’arrivo del coronavirus. Berlusconi, inoltre, prima di salutare ha interagito con il presentatore e i suoi ospiti.

“Sto meglio, grazie al cielo. Le ultime conseguenze del Covid sono soprattutto dolori diffusi e una grande stanchezza, ma a poco a poco se ne vanno. Certo è un’esperienza che non auguro proprio a nessuno…”

Il cavaliere sembra essersi rimesso quasi al 100% dal coronavirus, che ricordiamo, lo colpì ad agosto. A causa della malattia, inoltre, il politico fu costretto al ricovero al San Raffaele di Milano per alcuni giorni prima di essere finalmente congedato e poter tornare alla sua abitazione.

Il leader politico ha invitato tutti a credere nelle capacità dei medici

Nonostante la paura e le difficoltà dei primi giorni di malattia, i giorni peggiori secondo Berlusconi, l’ex premier non ha mai perso la fiducia nei medici. Ed è proprio questo l’appello lanciato nel corso della trasmissione ai cittadini, bisogna credere nelle grandi capacità dei medici presenti nel nostro Paese.

Infine, sulla domanda di Costanzo sul costituire una nuova maggioranza, Berlusconi ha risposto con un no deciso. Per quest’ultimo, infatti, gli ideali delle attuali sinistre sarebbero incompatibili con quelle del suo partito. Inoltre, il proprietario del Monza Calcio specifica come non butterebbe alle ortiche 25 anni di storia del partito per una manovra che darebbe solo un breve respiro.

 

 

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