Gli animali marini migrano verso il polo: colpa del riscaldamento globale?

Gli animali marini si stanno spostando ai poli, alla ricerca di refrigerio a causa del riscaldamento globale. Alcune popolazioni, stanno migrando dall’equatore.

animali marini

Gli animali marini si stanno spostando ai Poli, perché i mari si stanno scaldando sempre più a causa del riscaldamento globale. La temperatura del mare è mediamente aumentata di circa 1 °C, anche se le peggiori proiezioni prevedono che entro il 2050 potrebbe salire fino a 1,5 °C. Questo modifica le condizioni delle acque a livello mondiale e gli animali si spostano nelle zone più fresche. Questi movimenti riguardano tutte le creature, dal plancton alle balene.

Le conclusioni dello studio

A dirci di questo fatto è uno studio che possiamo leggere sulla rivista Current Biology. Le specie marine stanno variando le proprie abitudini, spingendo questi animali sempre più lontani dall’Equatore.

I ricercatori dell’Università di Bristol, hanno analizzato il comportamento degli animali marini, vagliando soprattutto la loro distribuzione geografica. La temperatura sta aumentando in tutti i mari. Secondo uno degli autori dello studio Martin Genner, gli spostamenti di intere popolazioni, sono sempre in una sola direzione, cioè quelle più fresche. Sono state analizzate le popolazione di 304 specie marine, prendendo in esame un periodo di tempo di 100 anni.

La maggior parte delle popolazioni studiate, sono spesso vittime di due trend cioè un calo del numero di esemplari e nel contempo, in coloro che vivono nell’Equatore si ha un incremento di spostamenti verso i poli, dalle zone d’origine. Insomma, le specie marine equatoriali, stanno abbandonando le zone più calde, in favore di zone più fresche e semplici in cui vivere.

Quindi alcune specie equatoriali come il pinguino imperatore, stanno avendo un calo drastico, mentre altre stanno popolando zone sempre più settentrionali come il branzino. Secondo Genner, non si ha un bilancio neutro:

“è vero che alcune specie marine potrebbero beneficiare di mari più caldi, ma il trend dominante è quello che punta verso una massiccia perdita di specie.”

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