Animal social bonus, la proposta per aiutare le famiglie con cani e gatti

Animal social bonus: tutte le proposte di sostegno per le famiglie con cani e gatti. Le idee della LAV.

Animal social bonus

Dalla LAV arriva l’idea dell’animal social bonus, un aiuto concreto per le famiglie con cani e gatti. Un modo per aiutare coloro che sono in difficoltà economica, a causa del covid 19. Sarebbe un aiuto concreto pensato per poter fornire un aiuto alle famiglie che possa coprire le spese sanitarie.

Le proposte dell’associazione:

Aver un animale domestico in Italia dal punto di vista della tassazione è assimilabile ad un Lusso, dato che spesso quanto paghiamo ricalca la tassazione per questi oggetti. Nel decreto rilancio, non si accenna in alcun modo ad aiuti alle famiglie con animali. Ilaria Innocenti, responsabile Area animali familiari, ha detto.

“Per questo motivo assieme a un regime fiscale che non consideri più gli animali beni di lusso chiediamo a Governo e Parlamento, proprio nella conversione in Legge del Decreto Legge “Rilancio” un ANIMAL SOCIAL BONUS PER EMERGENZA COVID, un buono spesa per tutte le persone indigenti, concesso una tantum per ogni cane e gatto, per garantire in un momento di profonda crisi economica la sussistenza degli animali familiari”

Le proposte sono:

  • Animal social bonus: sarebbe un buono spesa pensato per tutte le persone indigenti. Si pensa a 200 euro per ogni cane e 100 euro per ogni gatto, solo se regolarmente iscritti all’anagrafe. Un aiuto una tamtum , lasciato a chi è in difficoltà.
  • Quattrozampe social card: una carta che dura un anno con un contributo di 1.000 euro se si ha un reddito fino a 55.000 euro e di 500 euro se maggiore, per coloro che adottano dal canile o gattile. . di tratta di un contributo per l’acquisto d cibo e curare la salute o la bellezza dell’animale.
  • Considerare il cibo per gli animale un bene non di lusso: nel concreto di chiede che l’IVA sugli alimenti zootecnici passi i dal 22% al 4%.
  • Buono Spesa Animali: un aiuto fisso pari a 500 €, alle persone alle persone con reddito inferiore a 8.000 € anno, per permetter l’acquisto di cibo, farmaci e spese veterinarie. Si tratta di una misura strutturale
  • Quota di detraibilità fiscale maggiore delle spese medico-veterinarie si chiede inoltre la nascita dei farmici generici veterinari. Si chiede anche che vi sia equiparazione terapeutica tra farmaci umani e veterinari se si tratta del medesimo prodotto. Questo permetterebbe cure maggiormente accessibili a prezzi inferiori.
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